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Coronavirus. Primo italiano positivo al test, era tra i 56 rientrati da Wuhan

I decessi da Coronavirus sono attualmente 565, diventa un giallo internazionale la morte del medico cinese che annunciò NcoV-19

La notizia è arivata nella serata di ieri, 6 febbraio: c'è un primo italiano affetto da Coronavirus. Si tratta di uno dei 56 italiani rimpatriati da Wuhan e isolati alla Cecchignola. Nel pomeriggio di ieri, dopo aver accusato sintomi febbrili era stato trasportato con tutte le procedure di sicurezza all'ospedale Lazzaro Spallanzani. Il paziente accusa un "modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale". Il paziente ha tra i 30 e 40 anni, e per il periodo di isolamento alla Cecchignola, nella struttura adibita appositamente per il loro ritorno, ha soggiornato in una stanza singola. 

Sileri, il viceministro per la salute ha detto "pensiamo di allungare la quarantena degli ospiti alla Cecchignola". 

Intanto in Cina, la morte di Li Wenliang, il medico che annunciò il pericolo di NcoV-19, è diventata una sorta di mistero internazionale, nel quale la morte dell'uomo era stata annunciata, poi smentita e infine nuovamente confermata. L'uomo rappresenta infatti uno spiraglio di verità contro il sistema oscurantista del paese. Il 30 dicembre aveva diffuso in una chat con i colleghi dottori, le foto dei polmoni infettati dal virus e il governo lo aveva minacciato e di smettere di procurare falsi allarmi. Una figura è adessso considerata eroica; ha perso la vita a causa della polmonite di cui ha parlato al mondo. Aveva solo 34 anni. 

I decessi per coronavirus sono attualmente 565.

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