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Coronavirus, il governo estende il Golden Power: cos’è e come funziona

Il governo sfodera l’artiglieria pesante: estesi i poteri del Golden Power su altri settori strategici come alimentare, assicurativo, sanitario, farmaceutico

Nella serata di ieri, il premier Conte ha presentato in conferenza stampa il nuovo pacchetto di aiuti alle imprese italiane. Il governo sfodera l’artiglieria pesante: liquidità garantita per 400 miliardi, stop del pagamento delle imposte per aprile e maggio, sostegno alla piccola e media impresa.

Nel Decreto Imprese figura anche l’estensione del Golden Power ad altre imprese strategiche italiane. Cos’è questo meccanismo? Come si applica? Chi tutela?

Cos’è il Golden Power

Il Golden Power è uno scudo che il governo applica per tutelare le attività produttive di alcuni settori definiti “strategici” per il Paese.

Questo meccanismo non è stato creato dall’attuale governo Conte ma risale a un decreto legge del 2012 con cui al governo italiano viene data la possibilità di salvaguardare le società che operano in settori molto importanti.

In pratica il Golden Power è un diritto di veto che il Governo italiano può operare durante l’acquisto di quote di aziende strategiche per l’economia nazionale. Il Governo può anche scegliere di dettare delle condizioni da rispettare durante la compravendita di queste aziende.

Cosa sono gli asset strategici

I settori importanti, i cosiddetti asset strategici, che il governo può difendere tramite il meccanismo del Golden Power sono: difesa, energia, trasporti, sicurezza nazionale, comunicazioni.

Con il Decreto Liquidità presentato ieri dal presidente Conte per dare sostegno alle imprese italiane colpite dalla crisi economica dovuta al coronavirus, il governo ha esteso l’applicazione del Golden Power ad altri settori. Diventano asset strategici anche il settore alimentare, finanziario, assicurativo, sanitario/farmaceutico e la cybersicurezza.

A cosa serve il Golden Power

In pratica l’obiettivo del Golden Power è evitare che società straniere possano approfittare di periodi di crisi interna (come l’emergenza coronavirus) e comprare le aziende strategiche italiane a basso costo.

Questo strumento è una difesa del Made in Italy: serve ad evitare che la mancanza di liquidità per le imprese italiane possa attirare speculatori internazionali e spingerli a comprare parti di settori strategici a bassissimo costo.

In un periodo di così grave crisi sanitaria ed economica, sarebbe un disastro per il Paese se molte delle aziende italiane venissero svendute a concorrenti stranieri (soprattutto le imprese che producono materiale sanitario e farmaceutico).

Le dichiarazioni del Governo italiano

Tutto l’esecutivo ha espresso soddisfazione per il nuovo Decreto Liquidità e anche per il potenziamento del Golden Power.

Alla fine della conferenza stampa il premier Conte ha dichiarato: “Potremo controllare operazioni societarie e le scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza”.

Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, in merito ha dichiarato: “Il decreto allarga molto il campo di applicazione della golden power, sia in termine di partecipazioni percentuali, sia in termine di settori”.

“È uno strumento che il governo mette in campo per difendere le nostre aziende e poter decidere quali sono compartecipazioni strategiche e quali invece potrebbero trasformarsi in scalate di settori fondamentali” prosegue la ministra. “Stiamo allargando il campo di azione per impedire che con facilità e senza un disegno strategico si possa scalare in maniera ostile le nostre aziende”.

Soddisfatto anche il Movimento Cinque Stelle. Il capogruppo alla Camera, Davide Crippa, ha infatti dichiarato che “salvaguardare gli asset strategici del Paese è una priorità per l'Italia in questo momento delicato”.

Il capogruppo rivolge la sua attenzione soprattutto alle imprese sanitarie e farmaceutiche. “Riteniamo necessario ampliare il perimetro del Golden power a meccanismi sanitari. Mi riferisco, in particolare, a quelle aziende italiane attive nel mercato dei respiratori e delle mascherine: utilizzare uno strumento come il Golden power per tutelare un settore fondamentale per il nostro Paese è quanto mai opportuno in questo momento”.

Favorevoli anche le opposizioni

Prima dell’approvazione del nuovo Decreto Liquidità da parte del Consiglio dei Ministri, le opposizioni di centro-destra si erano già espresse favorevoli all’aumento dei poteri tramite il Golden Power.

Solo qualche giorno fa, Matteo Salvini aveva dichiarato: “La prima richiesta che come Lega e tutto il centrodestra abbiamo fatto al Governo e al presidente del Consiglio è di approvare la Golden Power, cioè che l'Italia possa dire no alla possibilità di acquistare da parte straniera, che può essere tedesca ma anche cinese. Serve una tutela dell'interesse strategico nazionale su Eni ma anche su tutte le migliori aziende che sono rimaste in Italia, penso alle telecomunicazioni, all'alimentare, al mobile e all'editoria. Difendere le aziende italiane anche a costo di pensare a un intervento dello Stato per proteggere i dati, il lavoro e il futuro degli italiani. Su questo siamo disposti a collaborare con chiunque”.

Più critica invece Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Ai microfoni di Radio24 ha definito importantissimo il Golden Power e la liquidità alle imprese, ma ha anche osservato che “Noi su questo abbiamo deposititato una proposta il 5 marzo, un mese fa. Il governo ci è arrivato tardi”.

 

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