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A Roma con la Tares l’unica cosa che si paga è un servizio inefficiente

di Redazione
E' stato realizzato un video amatoriale che denuncia i disservizi della Capitale

Via delle Driadi, quartiere di Tor Bella Monaca, traversa di via Torrenova: rifiuti in strada. 
Un altro caso, che si aggiunge agli innumerevoli, da noi già documentati (la discarica a cielo aperto di via Mario Agenio, nel Municipio VIII; la discarica di via Pietro Cuppari, nel Municipio IX; le discariche a cielo aperto nel Municipio XI, tra cui via Lanfranco Maroi e via Toyoda; il degrado nel Municipio XII), e che pesa sui cittadini, sempre più esasperati a causa di un inefficiente servizio AMA.

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E’ un continuo proliferare di discariche abusive, dove si possono trovare calcinacci, divani, lastre di eternit, pneumatici e rifiuti di qualsiasi genere. “Soprattutto in periferia – dichiara il Comitato DifendiAmo Roma – continua lo scandalo di un servizio inesistente a fronte del pagamento di una Tares che anche i cittadini della periferia pagano come tutti gli altri. Ci appelliamo al sindaco Marino affinché si appresti a un servizio repentino di pulizia e bonifica e, allo stesso tempo, affinché vengano attivate tutte le necessarie procedure per scoraggiare questo genere di fenomeni. Anche con l’utilizzo di telecamere nei luoghi più sensibili”.

A questo proposito, alcuni cittadini di Muratella hanno realizzato un video amatoriale “che però vuole farsi portavoce di tutti i romani che oggi protestano sulle prestazioni di Roma Capitale in merito ai servizi offerti a fronte del pagamento della Tares” – ha dichiarato il consigliere regionale Fabrizio Santori, dopo aver visionato il video, realizzato quasi un mese fa. Da allora, a oggi, come abbiamo avuto modo di documentare con i nostri ‘Tour del Degrado’, la situazione non è cambiata.

“Il video – continua Santori – ripercorre con attenzione l’opuscolo che i romani hanno trovato insieme ai bollettini di pagamento. Non solo l’Ama invita a pagare la tassa rifiuti per i servizi di igiene urbana, raccolta differenziata, raccolta e smaltimento rifiuti (su cui ci sarebbe da stendere un velo pietoso), ma la vera presa per i fondelli riguarda la descrizione della Tares nel punto inerente il tributo per i servizi indivisibili resi dai comuni, come l’istruzione pubblica, la manutenzione del verde e delle strade, l’illuminazione pubblica. L’istruzione pubblica è al minimo storico. La manutenzione del verde non viene più garantita, basta farsi un giro nei parchi, per le aree verdi della Capitale o vedere l’inesistente potatura delle alberature. La manutenzione delle strade è davvero una chimera, da sempre. La città è piena di voragini, i marciapiedi abbandonati, le strade non rispettano i minimi standard di sicurezza. Ma sull’illuminazione si raggiunge il colmo. Da mesi intere strade sono al buio. Ecco, l’esempio Muratella, periferia romana, rappresenta tutto questo e il video tutta l’indignazione dei cittadini residenti”.

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Il video, quindi, si prefigge lo scopo di rappresentare “un’iniziativa partecipata – come l’ha definita lo stesso Santori – che nasce con le proteste dei cittadini di diversi quartieri della città i quali, a malincuore e con sdegno, hanno voluto denunciare l’inadempienza dell’amministrazione a fronte del pagamento di una tassa-tributo che garantisce servizi inefficienti, carenti se non addirittura inesistenti”.

 
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