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Centro Diurno Alzheimer Tre Fontane chiude servizio 31 dicembre

Dopo 12 anni di attività, un’interruzione di pubblico servizio ad anziani, con danno alle loro famiglie e a chi ci lavora

Il Municipio VIII comunica in data 22 Dicembre 2016, con soli 8 giorni di preavviso, a 12 utenti e relativi familiari, che non potranno più accedere al Centro Diurno Tre Fontane per malati di Alzheimer dal 1 Gennaio 2017, perché non sono state fatte, come logica e buona prassi richiederebbe, le proroghe “tecniche”, nella fase di aggiudicazione del bando di gara e dell’appalto.

La giustificazione alle giuste rimostranze dei familiari degli utenti fruitori di questo delicato e importante servizio pubblico essenziale alla terza età sul territorio (giustificazione verbale, non ci sono provvedimenti scritti e motivati, né legittimamente ce ne sarebbero i presupposti giuridici che li avallerebbero), è che “il segretariato generale comunale ”non “concederebbe tali proroghe”.

In sostituzione viene prevista ed erogata l'assistenza domiciliare, poche ore la settimana, con diversi operatori, rispetto a quelli che lavorano con competenza e professionalità nell’èquipe al centro Diurno. La soluzione di una Assistenza domiciliare, sostitutiva del lavoro collegiale e programmato delle attività di un Centro Diurno per patologie di demenza senile e Alzheimer, non è provvedimento lecito, legittimo da parte dei funzionari e dirigenti comunali del Municipio VIII, né dei politici al governo del Municipio che ne avallerebbero la messa in opera, non ha le caratteristiche nemmeno tecniche per avere il rispetto dei criteri, principi, linee guida e funzione socio assistenziale tipica delle attività di contrasto e intervento collegiale che invece è da garantirsi agli anziani, utenti di Roma Capitale e di quel territorio, beneficiari ditale servizio.

Oltre alle responsabilità penali, contabili, di illeciti amministrativi oltre che di buon senso e di buon gusto, di cui si stanno macchiando i dirigenti comunali e i responsabili del Municipio VIII, sui quali oltre alla diffida e invito a fare atti corretti e logici (proroga almeno fino al 31 gennaio 2017, come ha già fatto il Municipio 9°per l’analogo servizio) che si sta notificando da parte di USI, dell’Associazione USICONS e dei familiari degli anziani utenti, saranno a breve depositati gli atti alla Procura della Repubblica e alla Magistratura contabile. Un’altra tegola per la sindaca Raggi e per l'assessora Laura Baldassarre di cui non si è a conoscenza, ad oggi, se siano al corrente di questi atti illegali, illeciti, scorretti dei loro amministratori locali sul territorio.

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