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Casale Galvani, lavori stradali: sicurezza residenti a rischio

La protesta del Comitato Beltramelli-Meda

“Prossima apertura: piscina Casale Galvani” recita lo striscione affisso su uno dei tanti muri della periferia est di Roma. Sono parole ironiche, ma pur sempre parole di denuncia, con cui il Comitato Beltramelli-Meda ha stigmatizzato il protrarsi dei lavori nella zona Casale Galvani. Lavori “che da alcuni anni stanno causando non pochi problemi ai residenti, dovuti al cambiamento dell'assetto territoriale”.

I disagi in questione erano già noti. Come racconta Fabrizio Montanini, presidente del Comitato Beltramelli-Meda, “molte segnalazioni sono state avanzate alle autorità preposte nelle persone del presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia e all’assessore ai Lavori Pubblici e alle Periferie Paolo Masini, ma, ad oggi, ancora non sono state date risposte, né sono stati adottati interventi risolutivi”.

Il problema legato all'intervento di realizzazione del raddoppio con sopraelevata della sede stradale di via Cave di Pietralata è un affare complicato, da un lato si verificano “continui allagamenti nel quartiere perché, in caso di piogge abbondanti, l'acqua proveniente dai parcheggi di via Filippo Meda e di via dei Durantini si accumula in vicolo del Casale Galvani”, spiega Montanini, dall'altro ciò rischia di pregiudicare in modo grave “la stabilità dei palazzi per le infiltrazioni d'acqua nelle fondamenta”. 

Oltre agli allagamenti, “mancata tenuta delle giunzioni in caso di piccoli assestamenti del terreno e delle tubazioni; possibili perdite di acqua nel terreno sottostante con conseguenti aperture di voragini stradali e compromissione della stabilità degli edifici adiacenti e limitrofi; inquinamento ambientale; continui interventi manutentivi e disagi per i cittadini”: sono moltissime le ipotesi disastrose che, secondo Montanini, potrebbero verificarsi. “Non accettiamo che venga ignorata la possibilità che si verifichino eventi calamitosi nel quartiere Beltramelli-Meda e che i residenti possano correre un rischio per la propria sicurezza personale. Pertanto, chiediamo nell'immediato risposte certe e interventi mirati alla realizzazione di opere per la riqualificazione del territorio nel rispetto del diritto alla sicurezza dei cittadini”, conclude il presidente di Beltramelli-Meda.

Il Comitato Beltramelli-Meda torna così a dar voce ai cittadini, dopo essersi fatto notare negli scorsi mesi con alcune azioni di protesta contro il forte stato di degrado dell'area circostante alla fermata metro Quintiliani.

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