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Cari romani, non disprezziamo il nostro mare: abbiamo chilometri di spiagge incantevoli

I romani hanno a disposizione chilometri di spiagge bellissime, eccole: dal Circeo a Ostia, alla Feniglia di Ansedonia in Toscana. Visitiamole, anche solo per sano relax

Spiaggia di Ostia al tramonto

Spiaggia di Ostia

I romani hanno a disposizione chilometri di spiagge bellissime, dal Circeo alla Feniglia di Ansedonia in Toscana, per un tour giornaliero di massimo relax. Visitiamo le spiagge favorite e le caratteristiche più rinomate, anche solo per una giornata di sano relax.

Nei tardi anni ’70, la domenica mattina s’andava al Buco di Torvajanica. Una spiaggia libera oltre la Tenuta della Presidenza della Repubblica. La spiaggia di Castelporziano era protetta da otto cancelli che venivano aperti a determinati orari per le famiglie. Il buco invece veniva dopo l’ultimo cancello, era la spiaggia degli omosessuali e delle femministe ma ci poteva andare chiunque non si sentisse ideologicamente in contrasto con loro. Molte ragazze amavano stare in topless e c’era anche chi si spingeva verso il nudismo integrale, che restava proibito, ma quello era un tratto di spiaggia dove le famiglie e i vigili urbani non mettevano piede.

Duecento metri di trasgressione fin dai mitici anni ‘70

Ora quella porzione di spiaggia, circa 200 metri, fra Lido di Ostia e Torvaianica è addirittura attrezzata con qualche ombrellone e lettino. Regolamentata dal Comune dal 1999. Si può stare senza costume ma bisogna rispettare le regole segnalate sui cartelli all’ingresso. Un baldo giovane, vestito, è l’addetto alla sicurezza, come si usa oggi, nonostante il presunto divieto di usare l’inglese della Meloni, un “security beach boy”.

Non esattamente il bagnino ma un factotum che sta attento che nessuno superi i limiti. Non ci si può accampare, non si deve fotografare i vicini, non si devono molestare i bagnanti, non cedere a passioni incontrollate sotto gli occhi di tutti. Nudi si ma fermi. Sono tollerati anche bagnanti col costume. Un raro esempio di democrazia. Solo chi si comporta male viene allontanato dopo il confine. Una staccionata oltre la quale c’è la terra di nessuno, dove scambisti e coppie gay ed etero fanno quel che pare loro. Nascosti dietro i cespugli delle dune.

Ricordo una pellicola di Tinto Brass, con Katarina Vasilissa e Franco Branciaroli, del 1994, L’uomo che guarda, ispirato ad un romanzo di Alberto Moravia, che citava questi episodi. Si chiama il buco per via del taglio fatto nella recinzione metallica che dà sulla litoranea. Da lì originariamente si accedeva all’arenile per poter trovare intimità fra i cespugli. Dagli anni Novanta il nome si trasferisce al chiosco gay friendlyDar Zagaia ar buco” (il primo proprietario “zagaiava” che in gergo romanesco significa balbuziente). Insomma Capocotta, o Cape Cod come la chiamano da queste parti, è una zona di libertà e trasgressione da sempre. A un passo dalla Città Eterna.

La Maremma ha le spiagge più pulite da sempre

Da fine maggio, se il tempo lo permette, ai romani piace andare al mare e per questo hanno a disposizione parecchi chilometri di arenile, dal Circeo fino a Capalbio dove c’è ancora la costosissima ed esclusiva Ultima spiaggia, con molti comfort e occasionali incontri vip e volendo ancora più su, nella Maremma toscana arrivando alle spiagge della Feniglia ad Ansedonia, con le ville dei personaggi dello spettacolo, appollaiate sul promontorio, di fronte all’Argentario e poi c’è Talamone.

Da lì inizia il Parco dell’Uccellina e la spiaggia è interdetta se non con speciali permessi. Diciamo che il fiume Albegna, che sfocia presso Albinia, è un po’ il confine del raggio d’azione che è possibile coprire in una giornata. Oltre ci sono località di villeggiatura rinomate come Marina di Grosseto, Castiglion della Pescaia, Punt’Ala, Follonica. Sono queste le spiagge più pulite dei litorali italiani, secondo Touring Club e Lega Ambiente, dove molti romani vanno ma per trascorrere qualche settimana di vacanza non per un solo giorno.

Al secondo posto della classifica “Il mare più bello” si piazza l’Ogliastra con il comprensorio di Baunei, in provincia di Nuoro. Terzo posto al Cilento antico, in provincia di Salerno. Tutte località tirreniche.

A Nettuno sabbia fine e lounge bar e discoteche per giovani

Anche il litorale laziale offre paesaggi e spiagge fantastiche e talvolta anche incredibilmente poco conosciute. Il romano è pigro e tende ad andare sempre dove sa e conosce. Il Lido di Ostia è la destinazione più facile ma anche la più scontata. Ci puoi andare sempre. Anche nelle domeniche d’inverno, a mangiare in qualche ristorante sul mare. Ma se vuoi passare una domenica differente puoi osare e spingerti, senza spendere troppo, più a sud.

La spiaggia di Torre Astura presso Nettuno, per esempio, è un’ottima scelta. Ha un’ampia baia sabbiosa, chiusa da un piccolo promontorio su cui sorge la torre. La spiaggia è completamente libera, circondata da macchia mediterranea, i fondali sono bassi, quindi adatti anche ai bambini. L’accesso al pubblico è consentito esclusivamente nei mesi di luglio e agosto, in quanto la zona fa parte di un poligono militare.

Nettuno, mi dicono, sia particolarmente interessata da un turismo giovane. La maggior parte dei locali notturni si trovano sul lungomare e nel borgo medievale, tra Piazza San Giovanni e Piazza Colonna, dove ci sono numerosi cocktail e lounge bar e pub che organizzano serate ed eventi musicali dal vivo e dj set.

Da Sperlonga a Sabaudia, insenature, spiagge libere e surf

Poco più a sud invece ci sono destinazioni più suggestive. Dopo Terracina si trova l’antico e romantico borgo di Sperlonga, con le sue meravigliose spiagge di sabbia fine. Remando con una canoa, dal mare, si possono godere le bellezze di questo tratto roccioso di costa per contemplare il promontorio di Capovento e le sue grotte. Dal mare puoi avvistare le calette di sabbia bianca lasciare la canoa sul bagnasciuga per godersi la tintarella. Oppure ci si può infilare in un antro marino per ammirarne gli scorci di roccia e i giochi di luce.

Fra la grotta di Tiberio e il promontorio di Capovento, la spiaggia di Bazzano occupa uno spazio nei dintorni della Villa Romana: le rovine archeologiche sono un’attrattiva da non perdere, degne di una visita. Meta prediletta dei locali la spiaggia si caratterizza per le feste di Bazzano Beach e i vari dj set. Nei mesi estivi la musica a palla coinvolge folle di giovani in scatenati beach party, rigidamente in costume da bagno.

Ricoperta da un misto di sassolini e sabbia sottile, l’insenatura  della spiaggia delle Bambole, nel Parco Naturale Riviera di Ulisse, si trova tra il promontorio e Punta Cetarola. Ci si può arrivare anche in barca o in canoa, godendosi i paesaggi del tratto costiero che la collega a Bazzano. Il nome della spiaggia deriva dalla grotta delle Bambole, dove stalagmiti e stalattiti evocano una serie di statuine scolpite nella roccia. La grotta si trova subito dopo la baia, verso la spiaggia di Itri, ed è raggiungibile esclusivamente via mare. La sovrasta una ripida falesia, irresistibile per chi ama il climbing. Quando il sole estivo lo permette, la spiaggia, attrezzata con lettini e ombrelloni, diventa una  splendida oasi al riparo dai luoghi più affollati e caotici. 

Il Parco dl Circeo con spiagge isolate e natura selvaggia

Grande fascino richiamano le vicine spiagge di Gaeta, per non parlare dell’isola di Ventotene, e delle baie comprese nel Parco nazionale del Circeo, con le rinomate morbide dune e da una vegetazione rigogliosa: ci si tuffa in acque trasparenti, sedotti dal panorama selvaggio.

Chi non ama star fermo può concedersi qualche ora di surf, approfittando delle onde di questo mare azzurro.  Al di là delle dune che dividono il mare dai laghi costieri e separano il litorale del centro abitato di Sabaudia, si trova una spiaggia che non tutti conoscono e che ospita bufale allo stato brado: la spiaggia delle Bufalara. La zona rientra nel comprensorio di produzione della Mozzarella di Bufala Campana. Per raggiungere la spiaggia si percorre un sistema di passerelle in legno, inoltrandosi fra le dune e i ciuffi di macchia mediterranea.

Limitrofa alla spiaggia della Bufalara, Torre Paola è semplicemente un incanto: oltre a essere sconfinata, è movimentata da piccole dune di sabbia che luccicano sotto il sole come polvere d’oro. Le dune sfumano nella vegetazione mediterranea e nel vicino Lago di Paola, noto anche come Lago di Sabaudia, che segue il profilo della costa. Una volta steso l’asciugamano,  nelle aree libere o in quelle attrezzate, non serve altro per godersi la giornata.

Gare di tuffi alle Batterie e spazi per comitive e famiglie a San Felice

Più a sud si raggiungono Le Batterie, una spiaggia fantastica di fronte a un mare turchese. Siamo in un set molto gettonato per i tuffi, elemento che contribuisce alla spettacolarità dell’insieme. Le piccole calette naturali sono incastonate tra falesie e rocce aguzze.

Chi ama le spiagge selvagge, qui si sente perfettamente a proprio agio, anche se non mancano spazi più confortevoli ricoperti di ciottoli. Chi vuole esibirsi in un gesto atletico può sfidare gli amici in una gara di tuffi, approfittando anche delle spianate in cemento. Le Batterie incantano per le sfumature smeraldine del mare: un motivo più che valido per visitare questa spiaggia, povera di servizi ma con fascino da vendere.

Tra le migliori spiagge del Circeo spicca San Felice, allungata ai piedi del promontorio. Il paesaggio cambia dal litorale sabbioso alle zone rocciose. Si può stendere l’asciugamano fra il verde della macchia. È la meta preferita sia dalle famiglie che possono usufruire di numerosi servizi ma anche dalle comitive di amici che hanno a disposizione ampi tratti di spiaggia libera. Un’area adatta anche agli sportivi, amanti del surf, windsurf e kitesurf, quello che si fa con una specie di paracadute.

A breve distanza di trova anche la Grotta delle Capre. Il nome deriva dall’antica usanza di ricoverare qui le greggi, sfruttando l’ampiezza dell’antro, collegato da un un sentiero affacciato sul mare. Lo splendore del mare incanta gli appassionati di snorkeling. Per non parlare della vista che si contempla dall’alto del sentiero.Fregene e Maccarese e la spiaggia dei cani

Nel tratto a nord di Fiumicino i romani vanno da sempre a mangiare a Fregene, dove molte famiglie hanno la casa o la villetta nascosta nella pineta. Passare un week end a Fregene è quindi un must della vita estiva e non dei romani. Più su c’è Maccarese con spiagge sia libere che attrezzate. Niente di affascinante ma comode da raggiungere e ideali anche loro per i giorni di festa invernali assolati. Spesso andavo dal mio amico Renatone Salvadori a Punta Rossa, un ristorante di nessuna pretesa, dove lui fa i piatti di mare semplici semplici che cucinava alla Prova del Cuoco.

Una delle sue particolarità è la spiaggia attrezzata per cani, in cui vengono messi a disposizione ciotola, bustine igieniche, un piccolo pasto, una copertura assicurativa e un pronto soccorso veterinario. Anche i nostri amici a quattro zampe possono passare qualche ora di vacanza in totale serenità e sicurezza.

Gare di surf, il Castello di Santa Severa la villa Getty a Paolo Laziale

Andando verso nord, sull’Aurelia incontriamo Marina di San Nicola, frazione di Ladispoli. Una delle località più amate dai surfisti. Nata come tranquilla cittadina di villeggiatura, le vie che attraversano il comprensorio sono private, ma comunque aperte al transito dei frequentatori occasionali, che troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno nella sua spiaggia attrezzata, fra chioschi, ristoranti e attività offerte.

A Palo Laziale meriterebbe una visita la Villa di Paul Getty, oggi trasformata in un hotel di lusso: La Posta Vecchia, dove si può degustare un menu stellato sulla terrazza antistante il mare. Ci andava anche Francesco Cossiga. La villa ospita i resti di un’antica residenza romana nel sottosuolo, visitabili.

A una sessantina di chilometri da Roma, c’è la spiaggia di Santa Severa con l’imponenza del suo castello. Nella parte settentrionale, il litorale ci offre spiagge di fina sabbia bianca, mentre a sud, al di là della fortezza, troviamo una lunga spiaggia di sabbia scura, più spartana e selvaggia, priva di stabilimenti balneari.

Qualche chilometro ancora e il litorale romano ospita la località balneare di Santa Marinella. Fra insenature rocciose e sabbiose, ville e villette in stile liberty si affacciano sul mare, colorato dagli ombrelloni dei numerosi stabilimenti. La morfologia del fondale marino crea in alcune zone onde alte che invogliano i surfisti. Leggendaria la fama di Banzai Beach, storico ritrovo dei surfisti fin dagli anni Ottanta. Qui si svolgono le gare del campionato italiano di surf.  

Nei tratti di costa più tranquilli è invece possibile immergersi per osservare un interessante ed esotico paesaggio subacqueo abitato da diverse specie di fauna marina mediterranea. Alla Marina di Tarquinia, nella sua casetta vicino al mare, ama cucinare per parenti e amici Anna Moroni. Siamo già al confine con la Maremma toscana, che troviamo subito dopo Montalto di Castro, con le spiagge di Pescia Romana e Pescia Fiorentina divise dal torrente Chiarone. Dopo c’è l’Ultima Spiaggia.

Foto di Remo Sabatini