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Camillo Langone e l’invito alla lettura

Intervista all’autore di ‘Eccellenti pittori’ che ha coinvolto la rete in una curiosa iniziativa

Camillo Langone, classe 1962. Scrive per Il Foglio e Il Giornale. E pubblica libri, l'ultimo è "Eccellenti pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare e collezionare" (Marsilio). Da settembre ha lanciato una curiosa inziativa letteraria. Destinata a rendere più social e quindi più fruibile una passione che, lungi dall'esser in via d'estinzione, ancora unisce tanti italiani: la lettura. Ecco cosa ha raccontato Langone a Romait.

D: L'invito alla lettura di Camillo Langone passa per le maglie larghe della rete. Forse la prima ad aver decretato l'accantonamento del 'vecchio libro'. E' una provocazione?
R: No, odio le provocazioni: è davvero e soltanto una campagna per la promozione della lettura. Che vuole sfruttare il potenziale di internet, di Facebook per la precisione, e l'odierna mania del ritratto o dell'autoritratto realizzato con lo smartphone.

D: Quando e come nasce l'idea?
R: Il quando è inizio settembre, il come non lo ricordo. Comunque secondo me era nell'aria: ho avuto idee più originali…

D: Quanti fin'ora hanno accettato il tuo invito?
R: Quasi 500 persone, circa un decimo dei miei contatti Facebook. 

D: Spulciare nelle librerie dei tuoi contatti ti ha permesso di scoprire che…?
R: Che i libri che vorrei trovare il tempo di leggere o rileggere sono innumerevoli. Siccome la prima vittima di questa campagna è stato il suo ideatore, ossia io, ho già comprato “La pelle dell'orso” di Matteo Righetto e “Le serate di Pietroburgo” di De Maistre, e poi ho riaperto “Nord” di Céline. Prossimamente mi sa che comprerò “Controcorrente” di Huysmans.
 

D: Tra le copertine proposte dai lettori quale ti ha fatto rabbrividire e quale hai apprezzato di più?
R: Mi è arrivata una foto con un libro di Aleister Crowley, occultista e pervertito, e l'ho pubblicata senza problemi. Mi sono arrivate parecchie foto di libri brutti, da classifica: nessun problema nemmeno in questi casi. Naturalmente, da maschio, ho apprezzato in modo particolare le foto delle lettrici che, nonostante le inquadrature strette e la tecnica rudimentale, sono riuscite a esprimere la loro femminilità.

D: Facendo un sondaggio di genere, almeno per quel che riguarda questo tuo personale 'esperimento', quale tra i sessi si è dimostrato maggiormente recettivo? Te lo aspettavi?
R: Dal punto di vista numerico non ho registrato grosse differenze. Le difference riguardano alcuni autori: Baudelaire o Eugenio Corti sono consigliati soprattutto dai maschi, Oriana Fallaci soprattutto dalle femmine. Invece Costanza Miriano, che pensavo solo per lettrici, e Tolkien, che pensavo solo per lettori, sono amati da entrambi i sessi.

D: Cosa pensi degli E-book? La digitalizzazione degli scritti ritieni possa servire a salvare, quanto meno, la lettura?
R: Forse, ma oggi in Italia la crescita del libro digitale non copre se non in minima parte il calo del libro di carta. Mentre nell'anglosfera pare che le cose vadano diversamente, ossia meglio.

D: E del libro. Quello di carta. Che ne sarà?
R: Non sono il Mago Crowley e non millanto capacità divinatorie. Ogni giorno ha il suo affanno, è scritto nel Vangelo, e mi sembra già un buon risultato riuscire a far vendere qualche libro in più oggi.

 

* Nelle foto: Costanza Miriano legge Jhon Edward Williams mentre Fulvio Abbate ha scelto Friedrich Nietzsche
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