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Cambio sesso, richieste da parte dei teenager quadruplicate in 5 anni

Rispetto alla provenienza, la percentuale più alta (77,9%) arriva dal Lazio

Viso diviso tra un volto di uomo e uno di donna

Sono passati 40 anni dall’approvazione della prima legge italiana che autorizzava il cambio di sesso (Legge 14 aprile 1982, n. 164: “Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso”) e sono in crescita i numeri di chi intraprende il percorso di transizione, soprattutto tra i giovani. In cinque anni, dal 2018 al 2022, secondo i dati del Servizio per l’adeguamento tra identità fisica e identità psichica (Saifip), dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, gli adolescenti hanno fatto registrare un aumento negli accessi del 470%.

Reparto per adeguamento identità di genere: i numeri dal 2018

Se nel 2018, i teenager che avevano fatto accesso al reparto erano stati 20, nel 2022 sono stati infatti 114. Rispetto, invece, a un anno prima, gli adolescenti sono aumentati del 37%.

Si tratta in maniera più consistente di persone “assegnate femmine alla nascita” che decidono di rivolgersi al centro: sono il 68% degli accessi; sono invece il 32% le persone “assegnati maschi alla nascita”.

Cambio sesso tra gli adulti crescita del 6%

Al San Camillo, arrivano anche gli adulti che, in 5 anni, hanno fatto registrare un aumento di accessi del 55%, nel 2022 l’aumento è del 6%. Rispetto alla provenienza regionale, anche in questa fascia di età la percentuale più alta (87%) proviene dal Lazio.

Seguono Abruzzo 5%; Campania, Marche e Calabria 1%; Puglia e Umbria (3%). Negli adulti le percentuali di accesso rispetto al sesso assegnato alla nascita sono invece così distribuite: il 44% biologicamente maschi e 56% biologicamente femmine.