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Caldo estivo, i pericoli per neonati e bambini

Quanto rischiano i neonati durante l’estate? Ecco qualche consiglio per affrontare questi giorni di temperature estreme

Un neonato afferrato per i piedi da una mano di una mamma

Sono certamente più esposti e sensibili al caldo estivo rispetto agli adulti e, soprattutto a differenza loro, non riescono a far comprendere sempre la propria sensazione di disagio. I neonati, per questo, risultano sono più a rischio di altri durante questo periodo di caldo estivo, in virtù di temperature estreme e conseguente pericolo disidratazione. Lo ricorda la Società italiana di Neonatologia, attraverso un vademecum destinato ai neogenitori per le vacanze.

Una foto che ritrae i piedini di un neonato

I segnali da non sottovalutare

La società che si propone di salvaguardare e promuovere la ricerca e l’assistenza nell’ambito della neonatologia ricorda che uno dei segni che attesta la mancanza di acqua nei bimbi di pochi mesi è certamente la presenza di un pannolino spesso asciutto.

Si ricorda che l’allattamento materno, è in grado di soddisfare tutti i bisogni per un giusto apporto non soltanto calorico, ma anche idrico. Il giusto compromesso finalizzato a mantenere un adeguato equilibrio del neonato.

Non è dunque necessaria la somministrazione di altri liquidi o di acqua in aggiunta. Se il piccolo risulta essere irrequieto, gli esperti consigliano di proporre il seno con più frequenza invitando a quel punto la mamma a cercare di idratarsi più del solito. Quando il neonato non è in grado di garantire una giusta e regolare alimentazione manifesta la disidratazione con una scarsa emissione di urine, secchezza delle mucose, con particolare avvallamento della fontanella sulla nuca, irritabilità o sopore.

Altri sintomi potrebbero essere alcune alterazioni della temperatura. In questi casi, per esempio, sarebbe buona norma consultare un pediatra.

I raggi solari

Si ricorda inoltre che durante questo periodo è decisamente controindicata l’esposizione diretta ai raggi solari. E’ questo dunque il modo per prevenire scottature ed eritemi.

L’utilizzo di creme solari per i neonati è una possibile soluzione? Gli esperti a quanto pare precisano di no in quanto, anche se tuttavia, è possibile utilizzarle in modo occasionale e in particolari situazioni. Possono infatti essere utilizzate su zone esposte creme con filtro fisico, che hanno potere filtrante e non risultano particolarmente untuose. Si ricorda anche che il sole, si sa, comporta numerosi benefici al nostro organismo, tra i quali la sintetizzazione della vitamina D, indispensabile al corpo umano per favorire l’assorbimento di calcio e un discreto funzionamento del sistema immunitario.

Questa inoltre rende più favorevole il ritmo tra sonno e veglia, senza dimenticare i notevoli benefici che comporta all’umore. Il Ministero della Salute ricorda che i lattanti, i piccoli cioè sotto i 6 mesi di vita, non vanno esposti ai raggi diretti del sole.

Immagine del sole e cielo senza nuvole

Il climatizzatore

Una delle domande che spesso interessa i genitori riguarda l’utilizzo, nelle giornate più afose deI climatizzatore. Questo, come ricordano gli esperti non è controindicato ma è importante ricordare alcune procedure per il corretto utilizzo. E’ indispensabile la corretta pulizia dei filtri prima dell’utilizzo, soprattutto dopo una lunga pausa. La temperatura inoltre non dovrebbe scendere al di sotto dei 22 o 23 gradi, ponendo una grande attenzione soprattutto a non indirizzare il flusso d’aria verso il bambino, puntando lo stesso eventualmente, verso l’alto. L’umidità poi, non deve essere ridotta eccessivamente.

L’abbigliamento

E’ altamente consigliato inoltre l’utilizzo di un abbigliamento leggero e di colore chiaro, in grado di favorire sempre la traspirazione e la respinta di raggi solari.