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Buche a Roma, inchiesta Corte dei Conti: danni per oltre un milione di euro

Al DG dell’Adir è stato contestato un danno erariale per oltre un milione di euro e l’accusa è quella di aver liquidato i risarcimenti per i sinistri al posto delle ditte incaricate per i rifacimenti

Buca di Roma

La Corte dei Conti di Roma ha contestato al Direttore Generale di Adir (Gruppo Assicurativo Le Assicurazioni di Roma) un presunto danno erariale da più di un milione di euro. ll Gruppo Assicurativo Le Assicurazioni di Roma è una società italiana fondata nel 1971, per volontà del Comune di Roma e delle grandi aziende municipali Acea, Atac, Stefer e Ama. Il Gruppo gestisce il complesso dei rapporti con i cittadini romani e la sicurezza del proprio patrimonio.

Questa vicenda fa parte della più vasta inchiesta avviata dalla Corte a seguito degli accertamenti economico-finanziari condotti dai militari delle Fiamme Gialle.

La maxi inchiesta della Corte dei Conti

I rifacimenti delle strade della Capitale non sono stati sufficienti e adeguati a ridurre il numero degli incidenti. Le cause possono essere tante – dai lavori fatti male ai materiali utilizzati scadenti – fatto sta che i cittadini romani sono stati le prime vittime delle buche. E i risarcimenti ai quali il Campidoglio deve far fronte pesano assai sulle casse comunali.

Proprio in tal senso prende piede la maxi inchiesta portata avanti dalla Corte dei Conti. Al Direttore Generale dell’Adir, società che svolge un operato di gestione delle attività assicurative relative alle aziende municipalizzate della Capitale, è stato contestato un danno erariale da oltre un milione di euro. L’accusa della Corte è quella di aver liquidato i risarcimenti per gli incidenti al posto delle ditte incaricate per la manutenzione stradale. Nel periodo 2014/22 Adir, infatti, avrebbe erogato più di un milione di euro di risarcimenti per sinistri originati dalle buche.

La replica del Direttore Generale

Come riportato da Il Messaggero, il Dg di Adir ha a disposizione trenta giorni di tempo per controbattere alla contestazione delle Corte dei Conti: “Non ho ancora visto approfonditamente l’atto, da una prima visione la richiesta appare totalmente non fondata, è una generica ‘colpa in vigilando”.

“In sede di invito a dedure – continua Toschi – spero che la posizione possa essere archiviata. Non è stata fatta nessuna verifica sui fascicoli”.

Non solo i sinistri nel mirino della Corte

Al vaglio della Corte dei Conti non c’è però soltanto il nodo relativo agli incidenti, ma anche quello che riguarda lo stato dell’arte delle strade della Capitale. Strade sempre più malmesse e dissestate che costituiscono un pericolo sempre maggiore per i cittadini che quotidianamente le percorrono.

I militari delle Fiamme Gialle, infatti, indagano anche sui bandi, sui costi e sulla qualità dei materiali utilizzati nei lavori. Sotto la lente d’ingrandimento anche le tempistiche d’intervento, troppo spesso bibliche e pachidermiche. Insomma, un’indagine a tutto tondo per venire a capo di un problema sentitissimo a Roma.

“Ride On” Festa dei Motociclisti alla Fiera di Roma

Restando in tema di strade e sicurezza stradale Fiera di Roma, dal 9 all’11 giugno, organizza Ride On Festa dei Motociclisti – moto, musica e solidarietà. Si tratta di una tre giorni nel segno delle due ruote, con l’obiettivo di riunire tutti i motociclisti del centro Italia dando vita a un incontro nel quale divertimento, sicurezza, solidarietà e amore per le moto saranno integralmente intrecciati.

Tante saranno le attività in programma in questa intensissima tre giorni. Si parte con una run notturna venerdì 9 organizzata in collaborazione con Moto Club Polizia di Stato. Sabato 10 da segnalare l’itinerario “Sotto gli occhi di Elena”, una sorta di omaggio a Roma su due ruote che vedrà centinaia di biker vestiti da antichi romani sfilare da Fiera di Roma a Circo Massimo. Una nota particolare, infine, merita il talk show che andrà in scena sabato 10 giugno alle 17:30 dal titolo “Innovazione e sicurezza stradale, la strada è una sola!”. L’incontro sarà dedicato alla memoria di Elena Aubry, la sfortunata motociclista romana che perse la vita nel 2018 a causa del fondo stradale dissestato per le radici dei pini.

L’appuntamento, organizzato da Fiera di Roma e da Graziella Viviano, mamma di Elena e presidente dell’Associazione “Sotto gli occhi di Elena”, vuole mirare a un confronto franco e maturo tra istituzioni, aziende e utenti delle due ruote. Il nucleo principale è quello della sicurezza stradale, della consapevolezza su più livelli e dei provvedimenti da adottare per salvare vite umane.

Graziella Viviano

Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, che da tempo si batte per i temi della sicurezza stradale, ha così commentato: “Presentai, a nome di 420 associazioni motociclistiche, una legge sugli airbag e avevamo fatto un’analisi costi-benefici: tra dare incentivi per gli airbag e ripagare i risarcimenti per le morti su strada conveniva sicuramente la prima. Anche per Roma posso dire la stessa cosa: conviene non far morire le persone e riparare le strade, anziché farle morire e pagare i costi assicurativi”.

Il problema si potrebbe risolvere – continua la Viviano – “creando a livello regionale un’istituzione nella quale andassero, a un solo ufficio responsabile, tutte quelle che sono le incombenze legate al rifacimento delle strade. Dico questo perché ci troviamo in un paese nel quale la frammentazione delle competenze impedisce e ostacola uno svolgimento lineare del rifacimento delle strade. Tutti derogano e nessuno ha colpa”.

“Di tutto questo – conclude Graziella Viviano – ne sto parlando dal 2019, in un convegno della Regione Lazio sulle vittime della strada. Se prendiamo la strada dove è morta Elena è ormai qualche anno che è stato rifatto il manto stradale. A un certo punto, però, si sono dovuti fermare perché non era più competenza del comune di Roma. Si è creato un sistema talmente farraginoso che la strada Ostiense è un pezzo dell’ex provincia, un pezzo della Regione Lazio, uno dell’Anas, uno del Comune di Roma. Riusciamo, in questo modo, a rendere efficiente il sistema Italia?”.