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Bike sharing: dopo il fallimento, Virginia Raggi ci riprova con le biciclette

Dopo la recente debacle della società obike, anche a causa dei numerosi atti di vandalismo, Roma Capitale fa un altro tentativo con le due ruote

Errare è umano, perseverare con il bike sharing è diabolico. Dopo il recente fallimento di obike, anche a causa dei numerosi atti di vandalismo Roma Capitale ci riprova. Per questo il Campidoglio è alla ricerca di operatori interessati all’erogazione di questi servizi.

Al fine, però, di garantire l’opportuno monitoraggio dei servizi e contenere i possibili rischi per il decoro urbano, si ritiene, in questa prima fase di sperimentazione, di rivolgersi a operatori che impieghino mezzi geolocalizzabili via gps e caratterizzati da pedalata assistita. La presente sperimentazione avrà una durata triennale decorrente dal 01.09.2019.

Le richieste da parte dell'Amministrazione capitolina non si fermano qui. La flotta dovrà essere composta da un minimo di 500 biciclette fino a un massimo di 7mila  biciclette per l’intera durata della sperimentazione.

E' bene ricordare che Roma non è la città ideale per il bike sharing. In primo luogo per via del traffico e del territorio non proprio pianeggiante e in secondo luogo per la costante piaga del vandalismo. 

 

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