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Attivisti del Coordinamento solidale per il Donbass a Roma

Un banchetto in largo Goldoni per raccogliere fondi per le popolazioni del Donbass. Ma anche per raccontare la verità

Il “Coordinamento Solidale per il Donbass” scende in piazza, a Roma. L’evento di sensibilizzazione, svoltosi ieri in largo Goldoni dalle ore 14:00 alle 18:00, ha come obiettivo quello di “sensibilizzare l’opinione pubblica sulla catastrofe umanitaria in atto nelle regioni contese nel conflitto Russo-Ucraino, nonché la raccolta di fondi e medicinali per la popolazione” – spiegano gli attivisti. Presenti in piazza una cinquantina di partecipanti tra attivisti dell'associazione, cittadini e membri della comunità russa in Italia, che, nelle scorse settimane, in favore del Donbass si erano attivati anche Napoli e a Milano.

“Il Coordinamento Solidale – spiega uno dei responsabili romani, Federico Cocco, a Romait – nasce dalla volontà del popolo italiano di rompere il silenzio mediatico nei confronti dei gravi accadimenti che interessano la regione del Donbass, dei veri e propri casi di terrorismo legalizzato perpetrati dall'esercito ucraino nei confronti delle popolazioni russofone della regione. Un massacro – sostiene Cocco, secondo cui – si parla di 800.000 sfollati nei campi profughi”. Quello di largo Goldoni non è l’unico presidio attivato dal Coordinamento. “Siamo presenti anche nelle città di Lecco e Potenza, la prossima iniziativa sarà l'11 ottobre qui a Roma; una manifestazione nazionale che si svolgerà in contemporanea anche in altre città europee” – conclude Cocco.

Alla manifestazione c'era anche la dott.ssa Irina Vikhoreva. Interprete, in Italia da più di 20 anni e originaria proprio di Donetsk, città simbolo e roccaforte dei miliziani separatisti russofoni. Irina spiega il perché della sua presenza alla manifestazione così: “Oggi siamo qui, con il nostro comitato di donne per il Donbass che raccoglie persone di varie città delle ex repubbliche sovietiche, contro la guerra e a favore nella Nuova Russia (lo stato indipendentista filo-russo autoproclamatosi nello scorso maggio, ndr). Quello che sta succedendo adesso nel Donbass è il genocidio della popolazione di etnia russa. In Italia, come in Europa, i mezzi di comunicazione tacciono, c'è un muro di silenzio. Nessuno parla delle fosse comuni ritrovate nei giorni scorsi nella città di Donetsk, nessuno parla dei migliaia di morti tra cui bambini uccisi nelle scuole. Mesi fa, nella mia regione, l'unica richiesta era quella di adottare la lingua russa come lingua regionale e non c'erano ambizioni indipendentiste ma ora la situazione è cambiata. L'Ucraina non paga più le pensioni da tre mesi agli abitanti della regione né gli stipendi dei dipendenti pubblici, come ad esempio i professori e i servizi sociali sono inesistenti. Siamo qui per informare l'opinione pubblica di ciò che sta accadendo, il nostro obiettivo è rompere il muro di silenzio riguardo alla situazione del Donbass.”

Durante presidio hanno preso la parola al megafono vari esponenti del Coordinamento e della comunità russa, parallelamente alla distribuzione di materiale informativo. Per saperne di più sul Coordinamento è possibile visitare il sito: www.donbassitalia.it, oppure, la pagina Facebook all'indirizzo web www.facebook.com/donbass.italia.

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