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Atac, assunzioni appese al filo della burocrazia

La storia del bando e di una domanda poco chiara

La storia che racconta Micaela Quintavalle, la pasionaria delle proteste Atac e fondatrice del sindacato Cambia-Menti m410, ha dell'incredibile. Ci riferiamo al bando per l'assunzione di 350 nuovi autisti, a cui avrebbero partecipato anche 125 ex-interinali, gestito dalla società Orienta, dietro alla quale, a detta della Quintavalle, "pare ci sia la CGIL".

La questione che si è posta, è la seguente. Alla domanda: "Dichiari di non avere carichi pendenti?", molti dei candidati hanno risposto "no", secondo quanto riferisce la Quintavalle, fraintendendo la formulazione del quesito. La società Orienta, da parte sua, avrebbe deciso di scartare coloro i quali hanno commesso questo errore di forma. "Ora – dice la Quintavalle – mi sta bene che la legge non ammetta ignoranza, mi sta bene che Orienta sia l'ennesima marionetta i cui fili sono manovrati da sindacati e politica", ma è chiaro che questi ragazzi "si siano sbagliati". Peraltro l'errore è già stato dimostrato, dal momento che gli stessi hanno inviato alla società delle lettere con le quali testimoniano che la loro fedina penale è pulita.

Per giunta, "dal momento in cui – continua la Quintavalle – proprio la società Orienta ha riconosciuto il proprio errore modificando nel bando successivo la stessa domanda per renderla più chiara, è possibile che delle persone che da 3 anni vengono sfruttate a dismisura, debbano essere scartate" per un cavillo burocratico? "E poi mi chiedo – conclude la Quintavalle – se davvero queste persone avessero avuto dei carichi pendenti, l'Atac avrebbe assunto stagionalmente dei delinquenti?".

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