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AS Roma, il punto sul mercato

La Roma è sovrana delle cessioni: via Gervinho, Bertolacci e Destro per più di 40 mln. È caccia al re del gol: idea-Ibra

I tifosi della Roma possono dormire sonni tranquilli, o almeno, possono continuare a sognare e sperare di arrivare al primo di settembre con una rosa pronta e più competitiva di quella dell’ultima annata.

Ciò che succede nel mese di giugno è spesso fuorviante: c’è chi ha possibilità e spazio di agire subito, con  grande decisione (vedi la Juventus che, all’orlo della fine di un ciclo vincente, ha da subito messo nel serbatoio nuova benzina con gli acquisti di Khedira, Dybala e Mandzukic); poi c’è chi dopo anni di delusioni e piazzamenti decisamente non degni della propria storia e del proprio blasone, ha bisogno subito del colpo ad effetto per riconquistare l’affetto di tifosi, delusi e abituati troppo bene (basta vedere Inter e Milan).

Nel mezzo c’è chi è tornato da due anni ai vertici del calcio italiano, con un progetto serio e alla lunga distanza, ma che deve fare i conti con il risanamento del deficit accumulato negli scorsi anni e soprattutto con il famigerato FFP (Financial Fair Play), manna implacabile soprattutto per chi gioca le coppe Europee.
E qui sta la Roma, ed ecco perché Walter Sabatini non ha fatto nessun botto nel primo mese estivo e si è concentrato soprattutto a tagliare stipendi esagerati e cedere calciatori poco funzionali al progetto tecnico e societario.

James Pallotta, nel vertice dello scorso 4 giugno a Londra, è stato molto chiaro con i fedelissimi Alex Zecca e Italo Zanzi ancor di più con gli italiani Mauro Baldissoni e Walter Sabatini: entro il 30 giugno la Roma dovrà incassare almeno 30 milioni da diverse operazioni per  sistemare il bilancio. Così da chiudere la stagione riducendo ancora di più i costi e poter agire poi con più autonomia nei due veri mesi del calciomercato, acquistando il centravanti tanto atteso e gli altri tasselli per migliorare la rosa. A parte i nove milioni investiti per la seconda metà del cartellino di Nainggolan, come evidenziato e gli 8,5 per il riscatto di Bertolacci, le altre operazioni in entrata saranno ufficializzate solo dal 1° luglio. Il prestito oneroso di Ibarbo e l'acquisto a titolo definitivo dell’ ex Genoa Iago Falque andranno a incidere sul nuovo esercizio.

Proprio Bertolacci è il simbolo della strategia dei giallorossi e rappresenta un’ottima operazione dal punto di vista tecnico-economico: cresciuto nel vivaio giallorosso, la Roma cedette la metà del suo cartellino qualche anno fa per 1,2 milioni di euro, per poi riacquistarla in questi giorni spendendone 8,5 prima della cessione imminente al Milan per una cifra vicina ai 20 milioni: plusvalenza servita per un calciatore mai veramente apprezzato dalle parti di Trigoria e che non avrebbe avuto senso tenere come riserva.

L’altra cessione pesante è stata quella di Gervinho, di cui si parla da settimane ma non ancora ufficializzata, che porterà altri 14 milioni freschi nelle casse del club realizzando un altro “utile” dopo due stagioni dell’ivoriano da grande protagonista, e soprattutto dopo aver speso solo 8 milioni all’Arsenal per acquistarlo.

Anche Destro, ormai in rotta con l’ambiente e fuori da ogni pensiero di Garcia, è prossimo a salutare: l’ex Siena avrebbe accettato l’offerta del Monaco e dunque resta solo da limare la distanza tra i club, con il bandolo della matassa che può essere trovato in qualsiasi momento tanto che sono vicinissime a chiudere le parti. Da Destro arriveranno altri 13-14 milioni (tutti cash o con l’inserimento dei “soliti” bonus), e il tesoretto si incrementerà ulteriormente.

Nei prossimi mesi dovrebbero partire anche Doumbia e Ljajic, per i quali si aspetta l’offerta giusta, ma il più è stato ormai fatto. Sabatini dopo un mese in attesa e a guardare i colpi delle rivali, ha giocato d’astuzia ed è pronto ad entrare prepotentemente nel gran ballo del calciomercato, con un bilancio sistemato e un tesoretto pronto a essere investito soprattutto per il grande, agognato, obiettivo: un centravanti di livello europeo che possa garantire 20-25 gol stagionali.

Spazio ai sogni come quello di Ibrahimovic spinto magari da Raiola, potente agente da qualche anno in orbita Roma (vedasi gli affari Emanuelson-Manolas) e anche agli obiettivi più concreti: oltre a Lukaku dell'Everton, sempre scuderia Raiola, il profilo perfetto sarebbe quello di un connazionale di Garcia. Quel Lacazette autore di 29 gol stagionali con il Lione, giovane, affamato e soprattutto in grado di giocare anche sull’esterno dell’attacco.

Senza dimenticare i soliti nomi come il bosniaco Dzeko, da mesi ormai accostato alla causa giallorossa. Ci sarà solo da attendere, dunque, ma finalmente con fiducia.

In fondo i mille nomi fatti fino ad ora (senza però nessun vero acquisto) non devono ingannare: il mago Walter Sabatini è abituato a depistare tutti, per poi uscire con il jolly giusto al momento giusto. Sperando che questa volta abbia il profilo del cannibale d’aria di rigore e la maglia numero 9 sulle spalle e nel sangue. In fondo l’ultimo scudetto è arrivato con l’acquisto di un certo Batistuta. Mica un Doumbia qualsiasi…
 

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