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Allarme in Europa dopo l’attentato di Mosca. A Roma e Milano allerta massima

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano dice che “la minaccia non è quella dei gruppi organizzati ma dei lupi solitari”

Polizia e militari

Sono saliti a 139 i morti e 180 i feriti per il terribile attentato alla Crocus City Hall di Mosca, rivendicato dall’organizzazione Isis-Khorsan. Putin ritiene che il mandante sia Kiev, nonostante le smentite da Londra e Washington. Allerta massima in Italia e in tutta Europa per eventuali attacchi.

Il presidente russo continua ad non credere alla rivendicazione dell’attentato ad opera dell’Isis, pensando che dietro ci sia la mano di Kiev. Secondo gli inquirenti russi i 4 imputati tagiki hanno ammesso le colpe e parlato dei mandanti. “Volevano scappare in Ucraina” ha sentenziato Putin facendo pensare che ci fosse un accordo con il governo di Zelenski. Sia Londra che Washington si sono affrettati a smentire questa ipotesi. Vero è che prima dell’attentato di Mosca, la intelligence britannica e americana avevano lanciato l’allarme di un possibile evento terroristico nella capitale russa. Adesso il Cremlino chiede spiegazioni, se sanno qualcosa sui mandanti che lo dicano esplicitamente. Resta difficile pensare che possano esserci intese tra Isis e Governo Ucraino ma in questo tipo di situazioni, nulla è mai da escludere.

Fin dal 7 ottobre 2023 c’è l’allerta per possibili altri attentati

L’attentato però ha fatto scattare il campanello d’allarme in tutta Europa. Il governo italiano è stato tra i primi a rafforzare le misure in una serie di luoghi sensibili, come luoghi di culto, in particolare sinagoghe, ma anche ambasciate, stazioni e aeroporti.

Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per fare il punto sulle misure da prendere, ha messo le forze di polizia e dell’intelligence in massima allerta per individuare eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale. Già dal 7 ottobre, dall’attacco di Hamas ai coloni israeliani “tutto il sistema della sicurezza a livello nazionale – hanno spiegato fonti del Viminale– è al massimo livello di mobilitazione, sia sul piano della prevenzione sia su quello del presidio degli obiettivi sensibili“. Questa attività di prevenzione ha permesso “dal 7 ottobre ad oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del Ministro dell’interno“, mentre “nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal Ministro dell’Interno“.

Si teme un allargamento del conflitto che potrebbe scaturire proprio da attentati terroristici fuori controllo

Adesso c’è chi teme che lo stallo sostanziale della guerra in Ucraina possa portare ad attacchi di questo tipo sul territorio russo, con possibile allargamento del conflitto. La guerra di droni tra Russia e Ucraina continua con riferimento alle rispettive infrastrutture energetiche. Quasi una dozzina di persone sono rimaste ferite in un attacco russo sul sud dell’Ucraina, mentre un incendio è scoppiato in una grande centrale elettrica russa dopo un attacco di droni ucraini. Kiev ha riferito che i droni russi hanno colpito le regioni meridionali di Mykolaiv e Odessa. Gli Usa chiedono a Kiev di non colpire le riserve di petrolio russe per non far alzare il prezzo del combustibile a livello internazionale e anche per evitare l’allargamento del conflitto.

Maggiori attenzioni e controlli in Italia, nei mesi passati ci sono stati arresti ed espulsioni di potenziali terroristi

In vista di Pasqua, ma anche pensando al G7, è stata disposta un’intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle forze di polizia, con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, come i luoghi di culto della cristianità e delle altre confessioni religiose, soprattutto in occasione delle cerimonie. Più controlli anche nello scalo aeroportuale di Linate, nelle più frequentate stazioni ferroviarie (dalla Centrale a Cadorna e Garibaldi), nelle principali fermate del trasporto pubblico sotterraneo e di superficie.

È stato stabilito di conferire maggiore impulso all’attività informativa e investigativa, con il supporto della polizia postale e delle comunicazioni. Allarme anche a Roma e controlli intensificati negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.

Ci sono circa 250 luoghi più protetti in Italia e la nostra intelligence e le nostre forze dell’ordine sono sempre al lavoro con attività di prevenzione“. Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, ricordando che “qualche giorno fa sono stati arrestati all’Aquila tre presunti terroristi palestinesi che volevano compiere degli attentati“.

Più che un gruppo organizzato si teme l’azione dei “lupi solitari”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, aveva sottolineato che “la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati” anche perché un gruppo come quello che ha agito nell’attentato in Russia, “il quale non può non aver avuto una preparazione e dei supporti logistici, in Italia verrebbe intercettato prima“. Più concreta, invece, l’insidia concreta legata all’auto attivazione di lupi solitari “come successo d’altro canto in altri Paesi europei”.

Si presta attenzione al “reclutamento online, per il quale da anni avviene un contrasto anticipato“, ha ricordato Mantovano. “L’Italia ha sempre mantenuto costante l’attenzione verso la minaccia terroristica, su più fronti così come periodicamente a distanza ravvicinata, da 15 anni, si riunisce il comitato che raccoglie i vertici delle forze di polizia e di intelligence e punta a fare la prima cosa principale forse mancata anche a Mosca, cioè mandare in circolo le informazioni”, aveva poi ribadito Mantovano.

L’ombra del terrorismo torna ad allungarsi sull’Europa: in Spagna allerta massima

Il livello di allerta terroristica in Spagna è attualmente quasi al massimo e per ora non si prevede di aumentarlo, dopo l’attentato terroristico avvenuto a Mosca, secondo quanto riferito da fonti del ministero dell’Interno spagnolo a LaPresse.

Per il periodo di Pasqua, noto come Semana Santa, è stato previsto, come di consueto, un rafforzamento dei dispositivi di prevenzione e risposta della polizia, dalla mezzanotte del 22 marzo alle ore 15 del 2 aprile.  Le forze di sicurezza spagnole aumenteranno le misure di prevenzione, sorveglianza, nonché i controlli a campione di veicoli e persone, in tutti i luoghi in cui potrebbe esserci un’elevata presenza o transito di persone, come piazze e grandi vie commerciali; eventi ricreativi, sportivi o religiosi; edifici, centri o strutture emblematiche con una grande presenza di visitatori e, in generale, tutti quei luoghi o edifici in cui si prevede una particolare concentrazione di cittadini.

Il governo francese pensa già ai Giochi Olimpici che saranno ospitati a Parigi

Il governo francese ha aumentato l’allarme di sicurezza al massimo livello. Il primo ministro Gabriel Attal ha detto in un post su X che la decisione, che arriva mesi prima che Parigi ospiti i Giochi Olimpici, è stata presa “alla luce della responsabilità dello Stato islamico per l’attacco (Mosca) e le minacce che gravano sul nostro paese“.

L’annuncio è arrivato dopo che il presidente Emmanuel Macron ha fatto le dichiarazioni sul possibile invio di truppe francesi nel conflitto in Ucraina e ha tenuto una riunione di sicurezza di emergenza dopo l’attacco di venerdì a Mosca. Il sistema di allarme terroristico francese ha tre livelli e quello più alto viene attivato a seguito di un attacco in Francia o in Europa o quando una minaccia è considerata imminente. Consente misure di sicurezza eccezionali come le pattuglie intensificate delle forze armate in luoghi pubblici come stazioni ferroviarie, aeroporti e siti religiosi.

Anche in Inghilterra e in Germania si tiene alta la guardia

Sul sito del governo del Regno Unito si legge che la minaccia per il Regno Unito del terrorismo è sostanziale. Londra continuerà a tenere alta la guardia. Così come in Germania, dove nei giorni scorsi la polizia tedesca ha arrestato due sospetti sostenitori dello Stato islamico accusati di aver pianificato di attaccare il parlamento svedese. I pubblici ministeri del Paese hanno detto che tale Ibrahim M. G. è stato incaricato dal gruppo della provincia dello Stato Islamico del Khorasan di vendicarsi contro gli incidenti di combustione del Corano in Svezia e in altri Paesi scandinavi, che hanno infiammato le tensioni nei Paesi a maggioranza musulmana.