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Alla Casa del Jazz “The Beat Goes On” Elisabetta Antonini

Assolutamente vietato pensare a quote rosa o al post femminismo o quant’altro:  Midjane è una variegata e straordinaria panoramica sulle artiste di Midj

Da giovedi 19 novembre al 5 dicembre alla Casa del Jazz di Roma, Midjane, sei concerti con progetti artistici capitanati da donne, una nuova iniziativa della Associazione Nazionale Musicisti di Jazz che vuole aprire una finestra su straordinari progetti di artiste italiane. Molte sono le rassegne al femminile, ma questa serie di concerti si propone di far conoscere e affermare la forte identità femminile che, seppur di alto valore, è spesso poco visibile nell'ambito jazzistico, mondo musicale ancora maggiormente ad appannaggio maschile.

Assolutamente vietato pensare a quote rosa o al post femminismo o quant'altro:  Midjane è una variegata e straordinaria  panoramica sulle artiste di Midj, protagoniste di un vero rinnovamento dello scenario non solo musicale,  ma più ampiamente culturale italiano. Ad aprire la rassegna giovedi 19 novembre, Elisabetta  Antonini con il suo progetto “The Beat Goes On”,omaggio alla Beat Generation. The Beat Goes On riunisce attorno alla Antonini alcuni grandi nomi del jazz italiano, Francesco Bearzatti (sax tenore clarinetto), Luca Mannutza (pianoforte), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), e Marcello Di Leonardo (batteria), partecipazione che da all’album un respiro internazionale. Sulla strada della Beat Generation ci sono molte tappe a ritmo di jazz. Elisabetta Antonini, che vince quest’anno il prestigioso premio Top Jazz della critica come Miglior Nuovo Talento, le ripercorre e le immagina, le ricostruisce e le segue con la voce. Prodotto da un nome di spicco tra le etichette indipendenti, Alan Bates per la sua Candid Records, che per la prima volta inserisce un’artista italiana nel suo catalogo, e che ha distribuito il disco in Europa e negli Usa, The Beat Goes On è un omaggio a poeti come Kerouac, Ginsberg, Burroughs, è un’immersione completa fra le voci e i suoni che hanno circondato un movimento letterario dirompente e rivoluzionario e dirompente, è un inno a quel senso di libertà che questa poesia ci ha lasciato in eredità, un concept album interamente pensato sulle voci e le parole dei poeti Beat.

Il lavoro di Elisabetta Antonini, qui impegnata non solo alla voce e agli effetti ma anche negli arrangiamenti e in tutte le composizioni originali, nasce da una selezione accurata e creativa delle pagine di questi poeti, per ognuno dei quali la musicista ha ricreato un mondo sonoro ad hoc: dal bebop al funk, passando per i colori della West Coast, l’improvvisazione pura e l’avanguardia degli anni ’60. Tutto accompagnato da registrazioni d’epoca delle voci degli autori stessi, montate in sequenze che diventano parte integrante della struttura dei brani.

I brani, veri e propri quadri musicali, accompagnati nel live anche da proiezioni appositamente create, prendono spunto e commentano i temi del viaggio, degli stati allucinatori e dell’estasi, la contemplazione mistica, l’assurdità delle convenzioni e le aberrazioni sociali, la chiaroveggenza poetica, l’esaltazione del jazz e dei jazzisti simbolo di autenticità e libertà, propri dei Beat. Venerdì 19 novembre, As Madalenas, il duo composto dall’italiana Cristina Renzetti e la brasiliana Tati Valle, presentano “Madeleine”, il loro primo lavoro discografico che quest’estate ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica. Tra le più attive interpreti di musica brasiliana in Italia, le due soliste si sono incontrate per unire le loro voci, le chitarre, le percussioni e dare vita ad un progetto unico, pieno di freschezza e intensità. Nel repertorio brani di musica d’autore brasiliana completamente rivisitati, la sognante “Madeleine” di Paolo Conte che dà il titolo al disco, un brano di Arto Lindsay e alcuni inediti. Il concerto delle Madalenas è uno spettacolo molto variegato e dinamico: ora intime, ora energiche, si scambiano gli strumenti e le intenzioni, la lingua italiana e quella portoghese esprimendo la forza e la delicatezza del mondo femminile e le sfumature diverse del folklore brasiliano, del samba e dello swing. Domenica 22 novembre, Lucia Ianniello che presenterà in concerto il suo cd "Maintenant". La formazione sul palco: Lucia Ianniello tromba, flicorno, effetti, Diana Torti, voce, Vincenzo Vicaro, clarinetto, sax tenore, Paolo Tombolesi, pianoforte, tastiere e Riccardo Di Fiandra, basso elettrico "Maintenant" è il primo cd come bandleader di Lucia Ianniello, trombettista di formazione jazzistica aperta a sperimentazioni in altri ambiti musicali, anche attraverso l’ideazione di progetti multidisciplinari. Questo disco è un lavoro per immagini, ambienti e paesaggi sonori, un po’ visionario, con una ricerca particolare sulla melodia e sui timbri. Le ampie aree di improvvisazione collettiva sono concepite come stratificazioni di suoni con modalità contrappuntistiche. Il quintetto propone una sonorità cameristica ottenuta, nonostante una grande presenza di strumenti elettronici ed effetti, anche grazie agli arrangiamenti della trombettista, caratterizzati dall’assenza della batteria e dall’uso strumentale della voce senza testo. Ma la filosofia di fondo di questo lavoro si esprime, al di là degli aspetti stilistici e formali, nel tentativo di privilegiare l’urgenza espressiva e il rapporto umano tra i musicisti, lontano da qualsiasi forma di compiacimento.

Giovedì 3 dicembre, il progetto "Il Giro del mondo in 6 canzoni" propone al pubblico un viaggio senza confini nè limiti geografici attraverso il jazz come linguaggio universale. Vengono proposte riletture di brani tradizionali e di estrazione moderna rappresentativi dei territori scelti. Le 4 musiciste, riunite sotto l’Ajugada Quartet, tutte già note ed affermate all'interno del panorama jazzistico italiano, come Antonella Vitale voce, Gaia Possenti pianoforte, Giulia Salsone chitarra e Danielle di Maio sax alto e soprano, puntano la loro "bussola" sonora sul Brasile, l'America del Nord, l'Africa, l'Europa fino all'Armenia, varcando le frontiere con l'universalità del jazz inteso come esperanto dei popoli.

Venerdì 4 dicembre è la volta di Giuliana Soscia con il suo trio.Giuliana Soscia è considerata dalla critica una delle migliori fisarmoniciste jazz d'Italia, oltre ad essere anche pianista, compositrice, arrangiatrice di grande talento, importanti le sue collaborazioni sia come arrangiatrice/compositrice che come fisarmonicista solista in prestigiose Orchestre Jazz ed Orchestre D’Archi in Italia e all’Estero. Completano il Trio di Giuliana Soscia due suoi storici collaboratori, il contrabbassista Francesco Angiuli e il batterista/percussionista Francesco De Rubeis. “Sophisticated Ladies” è un progetto ideato e creato da Giuliana Soscia, dedicato alle compositrici/arrangiatrici jazz.  Una lente d’ingrandimento sull’universo femminile, visto tramite la composizione e l’arrangiamento in ambito jazzistico, partendo dalle sue composizioni “First Impression”, “Contemporary Tango”, “Sonata per luna crescente”, contenute nell’ultimo Cd del Giuliana Soscia & Pino Jodice Duet, intitolato appunto “Sonata per luna crescente”, seguono “Olhos de gato” di Carla Bley, storica compositrice statunitense, infatti i suoi brani sono diventati standards jazzistici; il brano “Choro Dancado” della famosissima compositrice e Direttore d’orchestra jazz Maria Schneider vincitrice del Grammy Award, scritto per orchestra, é riarrangiato da Giuliana Soscia per il suo trio; ”Kogun” di Toshiko Akiyoshi, altra statunitense di origine Giapponese, che ha contaminato le sue composizioni con la tradizione della sua terra di origine, anch’esso nato per Orchestra jazz, è stato anch’esso completamente riarrangiato; segue “Antiche Pietre” una composizione di Giuliana Soscia che da il titolo all’omonico CD  realizzato nel 2010, dedicata e ispirata al tango di Astor Piazzolla, infine un brano “In Walked Monk” dedicato  Thelonious Monk. Chiuderà la prima edizione di Midjane, il quartetto di Carla Marciano, composto da: Carla Marciano, sax alto e sopranino, Alessandro La Corte, pianoforte, Aldo Vigorito, contrabbasso e Gaetano Fasano, batteria.

Altosassofonista e compositrice salernitana, considerata dalla critica specializzata tra i migliori nuovi talenti del jazz italiano ed europeo. Apprezzata sia per la grande passionalità ed energia, quanto per il fraseggio particolarmente articolato e l'inconsueta vena interpretativa e compositiva, è inoltre annoverata tra i principali musicisti di jazz che usano il sassofono sopranino, uno dei sassofoni più difficili da padroneggiare, strumento poco comune e poco utilizzato.

Alla guida del suo quartetto ha inciso quattro Cd: “Trane’s groove”, “A strange day” e “Change of mood”, prodotti dalla prestigiosa e storica etichetta Black Saint (il cui catalogo, da sempre molto apprezzato anche in America, ha visto la Marciano tra i pochi artisti italiani dell'elenco), mentre quest’ultimo,“Stream of consciousness”, dopo la chiusura della Black Saint, è stato pubblicato recentemente dalla altrettanto prestigiosa Alfa Music. Un "live" in studio per una musica diretta e senza compromessi. Musica emozionale, senza filtri, in cui la Marciano utilizza un linguaggio improvvisativo istintivo ed aperto ad ogni rischio per comunicare il proprio mondo interiore, le proprie emozioni, le proprie passioni o ansie più profonde, rifacendosi per l’appunto alla tecnica dello Stream of consciousness (Flusso di coscienza). Basandosi quasi esclusivamente su composizioni originali ed avvalendosi della consueta collaborazione del pianista del quartetto, Alessandro La Corte, negli arrangiamenti, la Marciano, con questo progetto prosegue un discorso musicale intrapreso fin dal primo disco e dotato di una chiara identità che vive sull’alternanza tra momenti dalla coinvolgente carica passionale ed emotiva e altri più riflessivi.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55

 

 

 

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