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Alfio Marchini: “La squadra per un sindaco è indispensabile”

“Chi ha messo insieme i numeri per mandare a casa Marino? Noi. Senza le nostre firme, Marino sarebbe ancora lì”

Un contratto lo discuto, la mia parola mai: oggi, per esempio, mi sono occupato di capire perché gli autobus non vadano e di come si possano realizzare metropolitane di superficie… cose concrete. Altro che toto-nomi. Capisco che il voto su Roma abbia riflessi anche politici importanti, ma io devo pensare ai romani, a come fare per far pagare loro meno tasse sull'Ama, per esempio. Non solo: i cittadini chiedono risposte sui campi rom. Io voglio, per esempio, stroncare i traffici illeciti attorno a questi campi. Se si stroncano gli affari illeciti, la gente che veniva a Roma per delinquere, non verrà più. Vengono solo quelli che si vogliono integrare. Ancora: perché per avere un pezzo di carta bisogna fare una via crucis o pagare una bustarella? Perché appena fanno due gocce di pioggia la città si blocca? Queste sono le risposte che dobbiamo ai romani. 

Chi ha messo insieme i numeri per mandare a casa Marino? Noi. Senza le nostre firme, Marino sarebbe ancora lì. Non do giudizi morali, tengo la barra ferma sulle esigenze dei cittadini romani. La città cade a pezzi e siamo la barzelletta del mondo. Questa cosa è inammissibile. Non viviamo un momento straordinario e abbiamo tutti grandi responsabilità: dobbiamo farci un esame di coscienza. 
Da un lato l'amministrazione deve offrire un servizio, dall'altro però se poi vieni beccato fare le cose in nero, devi essere sanzionato. Gli anticorpi siamo noi. Mancano le competenze che servono al funzionamento della macchina amministrativa. Chi c'è stato prima di noi ha frustrato le competenze di chi lavorava. 
 

Noi dobbiamo salvarci da soli: abbiamo il nostro orgoglio. Vogliamo investire milioni di euro – ci sono investitori con cui sto parlando – nella riqualificazione di Roma. È un rigore alla finale di Champions League: se sbagliamo, siamo fatti. Siamo ai rigori: è l'ultima palla. I cittadini verranno coinvolti e dovranno essere ben informati. Quando qualcuno farà le promesse, bisognerà chiedere: dove prenderete i soldi? Avremo un altro Giubileo a meno di dieci anni di distanza dal prevedente: questa è una straordinaria opportunità. Roma è un brand molto forte ma ancora con prezzi molto bassi, bisogna dare la certezza del diritto e l'efficienza, con un quadro normativo affidabile. Mi riferisco ad investitori, per esempio, del mondo arabo. Possiamo rifare interamente la città. Regole e servizi per i cittadini. Manderemo i nostri ragazzi – quelli che sono rimasti fedeli al progetto nel tempo – nelle grandi Capitali a vedere le soluzioni migliori e le esperienze delle altre grandi. Non si risolve la situazione di Roma con un uomo solo al comando. Abbiamo fatto crescere una classe dirigente, in questi anni. Le persone vanno formate. Noi abbiamo una straordinaria base che va arricchita da tutte le persone che hanno voglia di farlo, al di la' del percorso che hanno fatto fino ad ora. Bisogna andare oltre i vecchi steccati. 

* Dal profilo Facebook di Alfio Marchini

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