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Alemanno: “Nel nuovo partito non ci sarò”

L’ex sindaco di Roma è contrario al ritorno di Forza Italia e auspica metodi grillini di trasparenza

Gianni Alemanno è contrario alla rinascita di Forza italia, “perché -spiega in una intervista a Il Corriere della Sera- avrei preferito un unico soggetto del centrodestra, come era il Pdl”. “Ma se questo genera immobilismo politico -aggiunge l’ex sindaco di Roma- accetto anche la ricomposizione in più partiti. E, in quel caso, Forza italia non è il mio posto”.

In ogni caso, al di là del fatto che “e’ presto per dire se rinascerà Alleanza nazionale”, “non si possono fare -sottolinea Alemanno- più partiti al fianco di Forza italia”, né si può escludere a priori una riunificazione della destra in Fratelli d’Italia, anche se con la rinascita di Fi “ci sarebbe una simmetria storica con una nuova An”. Il ruolo di Giorgia Meloni, comunque, sarà “fondamentale, perché serve una sorta di reset generale, senza rendite di posizioni”.

E occorre attivare “processi trasparenti e competitivi, con metodi quasi grillini: non serve un altro partito personale, ce ne sono già troppi e non si possono avere atteggiamenti lussuosi, rampanti. Serve sobrietà negli stili, un partito a forte base comunitaria che parli al popolo”. Includendo “esponenti provenienti dalla vecchia Democrazia cristiana” per allargare la base di consensi. Il nuovo assetto del centrodestra “va costruito insieme con Berlusconi”, perché “è il leader”, e soprattutto adesso “che è oggetto di un grave attacco giudiziario”.

“Se dovessimo trovarci di fronte a delle elezioni, io non credo che Silvio Berlusconi, come in parte ha già fatto, si vada a riproporre come candidato premier”, quindi, torna a dire Gianni Alemanno, da Omnibus su La7, “il tema delle primarie nel centrodestra resta e c’è ancora di più se la coalizione sarà articolata tra più partiti, anziché da un partito solo”.

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