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Equitalia resta a Roma, almeno fino a dicembre

Ignazio Marino ha annullato la delibera di Gianni Alemanno. A comunicarlo, Daniela Morgante

L’eco pass potrebbe approdare sul tavolo di discussione di Ignazio Marino. O forse, no.
Per ora, è solo un’ipotesi, una suggestione, la paura di rimanere indietro rispetto a Milano, e provare ad adeguarsi ad altre città che già hanno adottato l’eco pass.
Che poi sarebbe un sistema di controllo degli accessi alle zone del centro, e, quindi, una tassa contro l’inquinamento.
Chissà se Marino guarderà all’esempio della giunta Moratti, che aveva imposto ai proprietari delle vetture inquinanti di pagare una eco-tax, o all’esempio dell’attuale giunta Pisapia che ha introdotto l’area C, in cui non possono transitare nelle ore di punta le macchine più inquinanti, mentre i proprietari degli altri veicoli per entrare nella cerchia dei Bastioni devono pagare 5 euro.

E mentre il dilemma è presto diventato: "Eco pass sì? Eco pass no?", c’è una sola certezza.
Equitalia resterà a Roma.
La stoccata che i cittadini romani attendevano al massimo entro domani, è già arrivata.
Ad annuncialo, Daniela Morgante, neo assessore al Bilancio di Roma. La Morgante ha reso noto che il neo Sindaco, Ignazio Marino, con delibera, ha annullato la delibera 180, precedentemente adottata da Gianni Alemanno, il quale, dopo una consultazione referendaria online, aveva sancito che, dal 1° luglo, i tributi sarebbero stati riscossi direttamente dagli Uffici Amministrativi, con l’ausilio di Aequa Roma, e non più da Equitalia.

Ma, in seguito al decreto del fare adottato dall’attuale Governo di larghe intese, che, fra le altre cose, ha stabilito una proroga dei rapporti tra Comuni ed Equitalia fino al 31 dicembre 2013 (mentre, secondo le previsioni del governo Monti, sarebbero dovuti terminare lunedì 30 giugno), Ignazio Marino, ha deciso di annullare la delibera di Alemanno, almeno per il momento e fino al termine massimo indicato dal decreto dell'attuale governo.

E dopo?

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