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Alemanno in Argentina per portare i soldi? La Procura smentisce

La notizia di alcune intercettazioni tra Odevaine e Schina. Ma l’ex primo cittadino si difende

Repubblica, Corriere della Sera, Sole 24 Ore: sono questi tra i maggiori quotidiani nazionali, a riportare, questa mattina, una notizia che arricchisce di altri particolari l'inchiesta Mondo di Mezzo, ribattezzata anche Mafia Capitale. Tra gli indagati, anche l'ex primo cittadino di Roma Gianni Alemanno. E proprio quest'ultimo è al centro dei titoli dei quotidiani.

Alemanno in Argentina con valigie piene di soldi. "(…) Ma sai che Alemanno si è portato via, ha fatto quattro viaggi lui e il figlio con le valigie piene de’ soldi in Argentina, se so’ portati con le valigie piene de contanti, ma te sembra normale che un sindaco (…)" – riferiscono Repubblica e Corriere, riportando una conversazione avvenua tra Luca Odevaine (PD), ex capo di Gabinetto dell'era Veltroni, e Mario Schina, ex responsabile del Decoro urbano del Comune di Roma. Al centro della conversazione, una presunte lite tra Alemanno e un uomo di cui però non viene fatto il nome. Schina, avrebbe chiesto poi a Odevaine come Alemanno avrebbe fatto a superare i controlli in aeroporto. "E' passato al varco riservato" – risponde Odevaine, che poi prosegue nella spiegazione: "A un certo punto deve essere successo un casino, perché ad un certo punto ad Alemanno gli hanno fatto un furto a casa (…)".

Pronta la risposta dell'ex primo cittadino. Sul suo profilo Facebook, Alemanno scrive: "Da Procura conferma che io non ho mai portato soldi all'estero". E poi spiega: "Come viene confermato oggi dalla Procura di Roma la notizia di miei viaggi in Argentina per portare soldi è totalmente e manifestamente infondata. Questa notizia nasceva da un'intercettazione di una persona a me evidentemente ostile, come Luca Odevaine, braccio destro di Walter Veltroni da me allontanato dagli incarichi con il Comune di Roma".

Nella conversazione tra Odevaine e Schina, viene tirato in ballo anche il figlio di Gianni Alemanno: "Ugualmente l'idea che io e mio figlio, allora minorenne, viaggiassimo dall'altra parte del mondo per portare soldi non solo può apparire folle a qualsiasi giudizio equilibrato ma è facilmente riscontrabile attraverso i nostri passaporti. Infatti già ieri dalle carte risultava che gli inquirenti, dopo le opportune verifiche, avevano scartato questa pista".

A confermare la versione dell'ex primo cittadino, anche un'ANSA di qualche ora fa: "Non ci sono riscontri di trasferimenti di soldi da parte di Gianni Alemanno all'estero" – avrebbero dichiarato fonti della Procura di Roma riguardo a intercettazioni di Luca Odevaine, arrestato nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale, nelle quali parla dell'ex sindaco circa "quattro viaggi in Argentina con valigie piene di contanti".

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