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Alemanno contro Marino: “A Ostia non servono le ruspe”

Da una parte Marino, soddisfatto: “Riportiamo legalità a Ostia”; dall’altra Alemanno: “Serve progettualità”

A Ostia non servono le ruspe. Ne è convinto l’ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno che, dopo il duello a distanza di ieri con l’attuale sindaco Ignazio Marino, torna a prendere posizione contro l’amministrazione guidata proprio da quest’ultimo.

Accolta con favore da cittadini e rappresentanti delle istituzioni, con tanto di complimenti anche di Federica Angeli, la giornalista di LaRepubblica sotto scorta per aver denunciato la presena dei clan mafiosi sul litorale romano, la decisione del sindaco Marino di rimuovere i chioschi abusivi e aprire i varchi al lungomare di Ostia con le ruspe, non piace a Gianni Alemanno, che parla così ai microfono di Roma, ore 10, la trasmissione di Francesco Vergovich su TeleRadioPiù: “Il problema del lungomare non si risolve con le ruspe, che sono invece l’estrema ratio a pochi mesi dalla stagione estiva per ovviare a un problema a cui non si è saputo trovare una soluzione diversa e nei tempi giusti”. Da una parte, quindi, il sindaco Marino e l’intero PD che dichiarano: “Abbiamo riportato la legalità a Ostia”, dall’altra un ex amministratore che parla di un provvedimento che, giornalisticamente, potremmo definire ‘spot’. “Noi avevamo fatto un progetto che permetteva uno sviluppo di Ostia, permetteva la fruizione del mare. Una proposta progettuale diversa, che Marino ha messo nel cassetto perché non gli piacciono i grandi interventi, e in realtà non si capisce bene cosa voglia fare”.

Secondo Alemanno, inoltre, le ruspe causeranno problemi anche alle realtà dei commercianti locali: “A qualcuno ora sarà permesso di andare al mare senza pagare il biglietto, ma saranno penalizzate le situazioni del commercio locale, come già è stato fatto con la pedonalizzazione del centro storico”.

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