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Albero di Natale, ti muore in pochi giorni se non fai un piccolo passaggio | l’errore che fanno quasi tutti dopo averlo addobbato

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Quel dettaglio sottovalutato che può rovinare le feste e far perdere aghi già dal primo weekend

Preparare l’Albero di Natale è uno dei momenti più attesi di dicembre, un rito familiare che profuma di festa e che trasforma qualsiasi casa in un luogo più caldo e accogliente. Ma proprio quando tutto sembra perfetto, dopo ore passate tra luci, decorazioni e addobbi, arriva sempre il dubbio che manda in crisi migliaia di italiani: l’albero naturale va annaffiato anche dopo averlo decorato? Una domanda che appare banale, ma che nasconde invece dettagli fondamentali per evitare che l’albero si secchi troppo presto, inizi a perdere aghi ovunque e duri la metà del tempo.

Chi sceglie un albero vero, infatti, deve considerare che anche durante le festività la pianta continua ad avere bisogno di cure. Non basta posizionarlo in salotto e riempirlo di luci: ciò che accade nelle ore successive può determinare la sua sopravvivenza o il suo rapido declino. Ed è proprio qui che molti commettono l’errore fatale, convinti che annaffiarlo quando è già addobbato sia inutile o addirittura rischioso. La realtà è completamente diversa.

Cosa devi assolutamente sapere per non farlo seccare: il momento giusto e come farlo senza rischi

L’albero naturale deve essere annaffiato anche dopo essere stato addobbato, perché il terriccio deve rimanere umido per tutto il periodo natalizio. Solo così la pianta riesce a mantenere la sua freschezza evitando di perdere troppi aghi e impedendo quel processo di essiccazione che, una volta avviato, è praticamente impossibile da fermare. Tuttavia, farlo nel modo sbagliato può rappresentare un pericolo autentico, soprattutto se l’albero è già illuminato da luci elettriche.

Per procedere in sicurezza è indispensabile spegnere completamente le luci, staccando la spina o disattivando l’interruttore. Anche se i fili sono isolati, l’umidità può comunque rappresentare un rischio, e nessun addobbo natalizio merita di trasformarsi in un problema ben più serio. Solo dopo aver messo in sicurezza l’impianto si può iniziare ad annaffiare, dirigendo l’acqua esclusivamente alla base, nel vaso o nel bidoncino che sostiene il tronco.

L’acqua deve essere poca ma costante: il terriccio deve rimanere umido, mai fradicio. L’obiettivo è nutrire la pianta senza creare ristagni che potrebbero bagnare prese o cavi. Per questo motivo è fondamentale evitare che l’acqua trabocchi o che venga versata sui rami. Posizionarsi vicino al tronco è l’unico modo sicuro per non compromettere le decorazioni luminose.

Non è l’unico problema

Anche la posizione dell’albero dentro casa fa la differenza: tenerlo vicino a stufe, termosifoni o camini significa accelerarne la disidratazione. Il calore diretto asciuga l’aria circostante e porta il terriccio a seccarsi velocemente, obbligando a innaffiature più frequenti e aumentando il rischio di stress per la pianta. Invece, un ambiente più fresco e lontano da fonti di calore consente all’albero di mantenersi in salute più a lungo.

Se l’albero acquistato possiede ancora le radici, la routine di annaffiatura può essere più regolare e controllata, usando anche un sottovaso per raccogliere eventuali eccessi d’acqua. Se invece è privo di radici, come avviene nella maggior parte dei casi, richiede una maggiore attenzione perché tende a disidratarsi più rapidamente: la base deve essere sempre bagnata e mai completamente asciutta.

Con poche accortezze e un po’ di costanza, l’albero rimarrà bello, verde e compatto fino all’ultimo giorno delle feste. Perché la magia del Natale passa anche da qui: da un albero che resta vivo e splendente, invece di diventare un tappeto di aghi già dopo una settimana.