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Al via la dismissione di 7 partecipate del Comune di Roma

Delibera approvata dall’Assemblea capitolina e presentata ieri dalla maggioranza

Al via il piano di liquidazione delle partecipate di Roma Capitale, previsto nella delibera propedeutica al bilancio approvata due giorni fa dall’Assemblea capitolina e presentato ieri mattina nella sala della Piccola Protomoteca in Campidoglio. Una decisione che mette d’accordo tutti, riappacifica la maggioranza e porta dalla sua il voto favorevole del consigliere di opposizione Mino Dinoi (Movimento Cantiere Italia).

“Non è una vendita di gioielli. Noi ci vogliamo concentrare sul gioiello che è Roma e non sui gioielli che consentono di guadagnare a persone che hanno costruito queste società che non servono a nulla”, dice il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Siamo orgogliosissimi del lavoro che abbiamo fatto, si parla da tanti anni nel nostro Paese di dismissione di società e quest’amministrazione l’ha trasformato in una solida realtà”. Marino, poi, ricorda che il lavoro che ha portato oggi alla dismissione di alcune partecipate è “iniziato un anno fa, a marzo 2014, quando presentammo la bozza di riordino delle partecipate al ministro Padoan”.

Una delibera che, secondo l’assessore al Bilancio di Roma Capitale Silvia Scozzese “nasce dal piano di rientro presentato a giugno e approvato a ottobre che ha due linee di intervento, e uno è la razionalizzazione delle partecipate. Noi abbiamo anticipato la norma della finanziaria, siamo precursori di un percorso che indica una nuova visione strategica delle aziende basata sul concentrarsi sulle attività istituzionali strategiche dell’ente. Un’azione che ha un valore immediato di circa 150 milioni”.

Nella delibera, viene approvata la dismissione di 7 partecipazioni minori, “da Ato2 a Centrale del Latte, passando per Adr Car, Cif, Eur Spa e Bc, con inoltre la liquidazione di Farmacap tramite la trasformazione in Spa a seguito di un piano che verrà stilato da un commissario liquidatore entro il 31 maggio”, continua la Scozzese.

Ora bisognerà guardare alla salvaguardia dei posti di lavoro. Ma intanto, c'è soddisfazione da parte di tutta la maggioranza, compresi gli esponenti di SEL, e di Minoi. “Un tassello importante”, dice il coordinatore e capogruppo PD in Campidoglio Fabrizio Panecaldo; “Un grande atto di coraggio”, dice lo stesso Minoi. 

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