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A Ostia percezione usura del +32,5%

I dati di un’indagine di Confcommercio Roma

“Dalle indagini che abbiamo condotto sull’usura a Ostia è risultata un’incidenza aumentata di questo fenomeno”. A dirlo è Rosario Cerra, presidente della Confcommercio Roma, a margine dell’iniziativa ‘Disegna la legalità’, il concorso promosso e organizzato dalla Confcommercio e rivolto ai licei artistici della Capitale.

USURA A OSTIA. Secondo l’ultima indagine della Confcommercio, a Ostia lo strozzinaggio nella valutazione dei commercianti intervistati risulta in aumento del 32,5%. “Quello che dobbiamo capire è quanto l’usura sia un problema anche a Roma. L’impressione è che sia un problema serio che è stato sottovalutato, e su cui dobbiamo lavorare sia per la comprensione del fenomeno – ha aggiunto Cerra – sia per affrontare questo problema, sapendo che esiste una legge nazionale molto importante che aiuta anche finanziariamente chi è all’interno di questo muro dell’usura. E questo bisogna saperlo: ci sono soldi nazionali che aiutano a uscire dall’usura. Ovviamente, il percorso passa in prima battuta attraverso la consapevolezza di essere entrati nel tunnel, poi il passaggio è la libertà da quel tunnel”

LA STORIA DI SIMONE. Attraverso il concorso, Confcommercio ha chiesto agli studenti di raccontare a fumetti la storia di Simone, nome di fantasia di un commerciante romano caduto nel vortice dell’usura e che ne è uscito grazie alle associazioni antiusura. Oggi, in occasione della premiazione degli alunni, c’era anche lui. La sua presenza è stata accolta da un applauso e, davanti alla platea di ragazzi, Simone ha raccontato la sua storia. Lui, sposato e con tre figli, aveva “un’attività di videogame e poi anche un pub – ha raccontato – Oggi non ho più nulla, ma ho incontrato delle persone che mi hanno aiutato a uscire da questo tunnel. Non è stato facile – ha ricordato emozionato – Fino al 2005 stavo bene, avevo una posizione agiata, lavoravo e giravano i soldi. Poi qualcosa ha iniziato a non funzionare, sono diminuite le vendite e ho chiesto alla mia banca di finanziarmi per far fronte ai pagamenti. Ma le banche mi hanno portato alla rovina, mi hanno chiusi i conti e i fidi. Non sapevo a chi rivolgermi e ho iniziato a farmi prestare i soldi dai ‘cravattari’. E da quel momento è  iniziato l’incubo. Mi chiedevano interessi altissimi, anche del 150% l’anno. Pagare diventava una corsa contro il tempo”.

Poi, il messaggio ai ragazzi: “Bisogna affidarsi alle associazioni, che mi hanno aiutato anche economicamente. Le persone che stanno dietro all’usura sono legata alla malavita. E a Roma nelle borgate 9 negozianti su 10 sono vittime di usura. Ma per paura non denunciano. Avevo paura anche io, e prima di arrivare a questo è stata dura. Ma ho denunciato e i miei usurai sono stati arrestati. Oggi sono felice di dare questa testimonianza – ha detto ai ragazzi – perché  anche voi possiate riflettere. Attenzione ragazzi”.

MARCELLO COME SIMONE. Come Simone, anche Marcello (altro nome di fantasia), è stato vittima di usura. Era un imprenditore, con un’attività avviata e redditizia. C’erano ancora le lire, e Marcello gestiva un negozio di ferramenta. A raccontarlo è stato proprio lui, ai microfoni di Radio Cusano Campus, nell’ambito della trasmissione radiofonica ECG Regione Lazio condotta da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini. Qui la sua storia.  

ROMA CAPITALE DELL'USURA. Secondo le stime di Sos Impresa riferite da L’Espresso, Roma è la Capitale dell’Usura, con cifre imbarazzanti: i commercianti nelle mani degli usurai a Roma sono almeno 28.000,  pari al 35% delle attività economiche del Lazio, per un totale di almeno tre miliardi di euro l’anno.

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