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Inizia la Coppa d’Africa: chi succederà alla Costa d’Avorio?

Oggi, 21 dicembre, i padroni di casa del Marocco inaugurano la CAN 2025 contro le Comore: tra favorite e outsider, alcune curiosità sulle 24 squadre che partecipano alla competizione

Logo della Coppa d’Africa 2025

Logo della Coppa d’Africa 2025 (© Cafonline.com)

Si apre quest’oggi, domenica 21 dicembre, la 35sima Coppa d’Africa, assegnata per il 2025 al Marocco. I padroni di casa, impegnati come da tradizione nel match inaugurale contro i Celacanti delle Comore, sono i favoriti d’obbligo dopo la memorabile semifinale ai Mondiali 2022. Dovranno però sfatare il tabù che, come ricorda France 24, li ha visti alzare la Coupe d’Afrique des Nations una sola volta, nel lontano 1976.

Logo della Coppa d’Africa 2025
Logo della Coppa d’Africa 2025 (© Cafonline.com)

I Leoni dell’Atlante sono attesi anche dalle Aquile del Mali e dai Chipolopolo (i Proiettili di rame) dello Zambia, che prendono il nome dalla risorsa principale dello Stato. Con l’obiettivo dichiarato di emulare la Costa d’Avorio, vincitrice in casa nel 2023-24 dopo che per diciott’anni nessun Paese organizzatore era stato “profeta in patria”.

I favoriti della Coppa d’Africa

Proprio i detentori del trofeo, che si presentano con una squadra largamente rinnovata che conta appena 13 reduci dell’ultimo trionfo continentale, puntano apertamente alla doppietta. Pesante giace la corona, però, visto che storicamente il bis è riuscito solamente a Ghana (1963-65), Camerun (2000-2002) ed Egitto (1957-1959, più la tripletta 2006-2008-2010).

La Costa d’Avorio festeggia la vittoria nella Coppa d’Africa 2023
La Costa d’Avorio festeggia la vittoria nella Coppa d’Africa 2023 (immagine dall’account X – ex Twitter – della Confederation of African Football)

Agli Elefanti, poi, è toccato il “girone della morte” con le Pantere del Gabon, i Mamba del Mozambico e, primariamente, i Leoni Indomabili camerunensi. Che tuttavia sono nella bufera per colpa della guerra tra il Ministro dello Sport Narcisse Mouelle Kombi e il neo-rieletto Presidente della Federcalcio, l’ex asso interista Samuel Eto’o. Il quale ha sostituito l’allenatore a 20 giorni dall’inizio della competizione, con conseguente epurazione delle stelle della squadra, “colpevoli” di aver sostenuto pubblicamente il vecchio selezionatore.

Samuel Eto’o
Samuel Eto’o con la maglia dell’Inter (immagine dalla pagina Facebook della Lega Serie A)

Nutre legittime ambizioni di successo anche il Senegal, campione nel 2021, sorteggiato però a sua volta in un gruppo piuttosto ostico, oltre che dal retrogusto di savana. I Leoni della Teranga (parola che significa “ospitalità” nella locale lingua wolof) dovranno infatti vedersela con i Ghepardi del Benin e le Zebre del Botswana. E ancor più coi Leopardi della Repubblica Democratica del Congo, desiderosi di confermarsi nell’élite del calcio africano dopo il sorprendente quarto posto dell’edizione precedente.

Gli outsider della CAN 2025

Tra i possibili outsider della CAN 2025 figurano senz’altro le Super Aquile della Nigeria, finaliste nella scorsa rassegna, per cui si prospetta un doppio duello “volante”. Con le Aquile di Cartagine della Tunisia, in cerca di riscatto dopo la precoce eliminazione di due anni fa, nonché con le Gru dell’Uganda. Che poi sia una poule decisamente “aerea” lo certifica la presenza delle Taifa Stars (le Stelle della Nazione, da un termine swahili) della Tanzania.

Un altro raggruppamento che promette scintille è quello dei Bafana Bafana del Sudafrica, il cui soprannome significa semplicemente “I ragazzi, i ragazzi” nell’idioma xhosa del posto. I quali troveranno sulla propria strada le Antilopi nere dell’Angola, i Guerrieri dello Zimbabwe e, soprattutto, i Faraoni egiziani del fuoriclasse, ormai 33enne, Mohamed Salah. Per cui, paradossalmente, potrebbe essere l’ultima occasione di aggiudicarsi un titolo con la propria Nazionale, che pure domina l’albo d’oro della Coppa d’Africa con ben sette affermazioni.

Mohamed Salah con la maglia della Nazionale egiziana
Mohamed Salah con la maglia della Nazionale egiziana (© Jeanpierrekepseu / Wikimedia Commons)

Infine, scrive BFMTV/RMC, non si può sottovalutare un’altra nobile decaduta come l’Algeria, malgrado le cocenti estromissioni al primo turno in entrambi i tornei più recenti. I Fennec (le Volpi del deserto) avranno come principale ostacolo gli Stalloni del Burkina Faso. Senza dimenticare le sfide con gli Nzalang (i Lampi) della Guinea Equatoriale e i Coccodrilli del Nilo del Sudan.

Per sapere quale tra le 24 partecipanti succederà a Franck Kessié e compagni, bisognerà aspettare il prossimo 18 gennaio. Da oggi, intanto, la caccia al Trono calcistico del Continente Nero è ufficialmente aperta.