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Francesco Totti, l’addio imminente: delusione profonda dalla Roma | Lascia tutto dopo anni di sacrifici e lavoro

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Francesco Totti è tornato a parlare del suo ritiro con parole che pesano come macigni, rivelando una delusione ancora viva nei confronti della Roma, il club della sua vita.

Il nuovo episodio della serie “Fenomeni”, registrato insieme a Luca Toni, ha riportato alla luce una ferita che l’ex capitano non ha mai nascosto. Quegli ultimi mesi da calciatore, segnati da incertezze, comunicazioni tardive e scelte che non lo hanno visto protagonista, sembrano essere rimasti impressi nella sua memoria più di quanto i tifosi immaginassero.

La voce di Totti, pur calma, tradisce l’amarezza di chi avrebbe voluto un finale diverso. Per lui, per i suoi compagni, per una città intera che lo ha sempre considerato eterno. Ed è proprio questa sensazione di incompiutezza che oggi torna a far parlare di un addio non solo al campo, ma anche a un rapporto mai completamente ricucito con la società.

Il racconto di quei giorni: la comunicazione improvvisa e l’ultimo derby

Nel dialogo con Luca Toni, Totti ha ricordato il momento esatto in cui gli fu comunicato che la sua carriera sarebbe finita: soltanto tre partite prima del termine della stagione. I dirigenti si presentarono a casa sua annunciando che quello sarebbe stato il suo ultimo derby. Parole inattese e, soprattutto, pronunciate in un momento che lasciò pochissimo tempo per reagire o per prepararsi a un addio così importante.

Totti ha ribadito di aver rispettato le indicazioni della società, che a inizio stagione gli aveva promesso la libertà di scegliere tempi e modi del passo finale. Promessa che, però, secondo la sua versione, non sarebbe stata mantenuta. Il modo in cui si svolsero gli ultimi giorni, racconta, fu ciò che più lo ferì: non sentirsi parte del processo decisionale, lui che per venticinque anni era stato il cuore pulsante della squadra.

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La delusione verso la Roma e il ruolo di Spalletti

Nel confronto, Toni gli chiede apertamente da chi si sentisse più deluso: dalla società o dall’allora allenatore Luciano Spalletti. La risposta di Totti è netta: «In primis dalla Roma». Una frase che lascia emergere una frattura mai davvero ricomposta, nonostante i successivi tentativi di collaborazione e i sorrisi davanti alle telecamere.

Totti ha spiegato anche che avrebbe continuato volentieri, persino “gratis”, pur di restare vicino alla squadra e all’ambiente. Una disponibilità che non bastò a cambiare il corso degli eventi. Spalletti, secondo lui, si sarebbe mosso “di conseguenza”, seguendo una linea già tracciata dalla società. Un quadro che alimenta la sensazione di un finale gestito più come un fastidio da risolvere che come il congedo della bandiera più amata.