Prima pagina » Cronaca » 3 grattacieli accanto al nuovo stadio della Roma: a che servono?

3 grattacieli accanto al nuovo stadio della Roma: a che servono?

Continuano i problemi riguardanti la costruzione dello stadio dell’AS Roma all’interno del Municipio IX

Continuano i problemi riguardanti la costruzione dello stadio dell'AS Roma all'interno del Municipio IX. Ad aumentare la tensione è infatti subentrata una possibile novità che non accontenta tutti: la costruzione, limitrofa allo stadio, di tre grattacieli residenziali dell'altezza di cento metri ciascuno, la cui ideazione e progettazione spetterebbe a Daniel Libeskind, l'architetto incaricato di riprogettare il Ground Zero di New York.

A tale "proposta" replica l'Assessore all'Urbanistica Voci: "Forse si pensa che, ingaggiando un grande architetto, si possano superare alcune enpasse; mi riferisco in particolare alla legge sugli stadi, che non consentirebbe la realizzazione di edifici a uso residenziale a ridosso di questo genere d’impianti sportivi. E quindi la vedo molto dura. Comunque la mia idea è che lì esista un grande problema di carattere infrastrutturale e ad oggi, mi sembra che ancora non sia chiaro chi dovrà mettere i soldi per finanziare i necessari interventi sul piani viario e trasportistico."

Il "progetto stadio", che già di per sé lasciava a molti l'amaro in bocca ed aveva già aperto notevoli, nonché animati, dibattiti in merito alla sua costruzione, sembra adesso voler ingigantire ulteriormente la questione con progetti paralleli di cui, francamente, in pochi avvertono la necessità. Costruire tre grattacieli nel IX Municipio da cento metri ciascuno? Sì, ma per farci che? Già qualcuno, anni fa,  ha gentilmente fatto dono agli abitanti del nostro Municipio di una bella vista nostri balconi su due torrioni all'Eur (sembra addirittura costruiti su modello di torri medioevali), quindi ora ciò dovemmo chiederci è: contestualizzando in un'idea di urbanistica municipale, quale  sarebbe la progettualità dietro la costruzione di altre tre skytower, se non quella di deturpare ulteriormente il municipio più verde di Roma e creare ulteriori problemi di viabilità? La cittadinanza non ha nulla da guadagnare da questa idea: visto il nome dell'architetto, ci è possibile immaginare che il costo degli appartamenti sarà proibitivo per oltre il 90% degli abitanti del nostro municipio; per tanto, mai come stavolta, vale l'interrogativo della locuzione latina: "Cui prodest?" 

Lascia un commento