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Violenza sugli animali: cucciolo ucciso e gettato tra i rifiuti

“Sono un cane, siamo cani, non facciamo nulla di male, diamo sempre tutto. Guardami, guarda come sono ridotto…”

"Sei mio amico, anch'io lo sono per te e sempre lo sarò se tu vorrai. Purtroppo mi resta poco tempo…. ci siamo incontrati troppo tardi, non mentire, lo sento.. ascoltami… Sai? E' uno strano destino per noi cani, perchè spesso ci definiscono bastardi. Noi che non  abbiamo fissa dimora, che viviamo per strada, accontentandoci dei rifiuti, quando se ne trovano, noi che facciamo pena dopo essere stati abbandonati,  veniamo persino presi a calci, scansati come esseri immondi, accalappiati e portati dove non vorremmo mai, trattati come bestie (ops… dimenticavo che sono solo un cane bastardo) e la pena che si prova per quelli come me, serve solo a far fare una gran bella figura a certi umani in alcuni programmi Tv, che una volta guardavo anch'io, quando capitava. Sono un cane, siamo cani, non facciamo nulla di male, diamo sempre tutto. Guardami.. guarda come sono ridotto! Ho poco tempo, troppo poco.  Eppure(perdonami, ma mi vien da ridere), noi cani siamo i migliori amici dell'uomo.. Si dice così, non è vero?. Ora però non rido più, non ce la faccio. Sono quasi morto, ferito a morte, ammazzato come un cane. ma prima di andarmene, ti racconterò cosa mi è capitato. Non dimenticarlo mai e se vuoi, passando parola, potrai aiutare altri figli di cane come me. Chissà!  Forse qualche umano imparerà quanto amore e quanto bene possa esserci nel cuore di un cane".

Mi sono permesso di proporvi l'estratto di un breve racconto che ho scritto anni fa, per introdurre un atroce fatto di cronaca. Un episodio terribile che riguarda un cane, appunto; un cane picchiato, ucciso e infine, gettato dentro un cassonetto dell'immondizia. Termina così, in questo modo drammatico e feroce, la vita e la storia di un cuccioletto di appena tre mesi, che non ci aveva messo molto a diventare la mascotte del Parco della Pace, in via di Grottarossa. Alcuni ignoti, a quanto risulta, dopo aver praticato ripetute violenze ai danni del cagnolino, una volta in fin di vita, lo hanno buttato nella spazzatura. Venuti a conoscenza della barbarie, i residenti della zona, hanno diffuso e continuano a diffondere  tutta la loro rabbia e indignazione. La Dr.ssa Maria Tarabbo, specializzata in medicina veterinaria, ha riscontrato numerose ferite di varia natura, che hanno provocato la morte del cucciolo, dopo tremende sofferenze. Arthur Schopenhauer, sosteneva: "Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere cosa significhi essere amato." Sia anche questo un motivo di riflessione, per ognuno di noi.

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