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Vasca Navale, da studenti Roma Tre proposta per riqualificazione

“Il Polo Scientifico Tecnologico non è solo edilizia ma idea nuova di Università”, dice Cannatà di Direzione Futuro

“Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Costruisci un modello nuovo che renda quello attuale obsoleto”, scrisse il genio poliedrico, lo statunitense inventore della cupola geodetica e delle auto derivate dalla progettazione di aerei, Richard Buckminster Fuller. 

Sulle impronte innovatrici tracciate dalla filosofia del professor Fuller, oggi, dall’Ateneo di Roma Tre e più precisamente dal programma elettorale dei ragazzi di Direzione Futuro (lista universitaria candidata alle prossime elezioni dell’Ateneo di Roma Tre, ndr), parte una proposta che riaccende i riflettori sul misconosciuto tema del Polo Scientifico Tecnologico dell’Università, superando il sindacalismo universitario e contribuendo alla difficile riqualificazione della zona di Vasca Navale (Marconi) – ostaggio di mercati abusivi e degrado – per restituirla tanto agli studenti, quanto ai residenti. 

Il piano del Polo Scientifico Tecnologico, che dovrà accogliere i servizi e le strutture necessarie alla comunità studentesca per portare avanti i propri obiettivi, coinvolge i tre Dipartimenti di Ingegneria, Scienze e Matematica/Fisica. “Nel 2013, con l’inaugurazione del primo troncone della Vasca Navale, progetto che porta la firma dell’attuale Rettore dell’Università, prof. Mario Panizza, in precedenza delegato per lo Sviluppo Edilizio, si è posto il primo tassello per il riassetto urbanistico della zona delimitata da viale Marconi e dall’ansa di Lungotevere Dante – spiga Valerio Cannatà, studente di Scienze Politiche a Roma Tre, candidato al Senato Accademico con Direzione Futuro – Ma corriamo il rischio che se a questo non seguirà il completamento dell’opera, l’intervento rimarrà fine a se stesso senza produrre gli effetti sperati dagli studenti e dalla limitrofa cittadinanza”. 

“Nell’attuale edificio – prosegue Cannatà – non trovano spazio le attività degli studenti, non vi sono aule studio, non vi è un punto di ristoro, strutture e servizi che favoriscano l’aggregazione. Il completamento del Polo Scientifico Tecnologico, che non è solo un opera edilizia ma una nuova idea di intendere l’università, consentirà infatti, oltre a favorire lo scambio di informazioni e la nascita di idee innovative e nuove intuizioni scientifiche, anche un aumento della sicurezza degli studenti e la riduzione significativa del degrado che caratterizza l’area di Vasca Navale.”

Il tema caldo della riqualificazione degli spazi urbani diventa priorità programmatica per gli studenti di Direzione Futuro che, in vista della imminente tornata elettorale del 19 e 20 maggio, sfidano le liste concorrenti con una verve ambiziosa da veri amministratori, mettendo sul tavolo un “progetto politico inteso come realizzazione del Bene Comune”. 

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