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Una poltrona per tre in Serie A: Inter, Napoli e Roma in testa

Solo tre a punteggio pieno alla seconda giornata, così come tre sono le squadre in coda, le neopromosse Cremonese, Lecce e Monza

Kvaratskhelia insieme a Osimhen, l'attacco del Napoli in azione

Kvaratskhelia insieme a Osimhen, l'attacco del Napoli in azione

Dopo l’inusuale assenza di pareggi della prima giornata: la Serie A al secondo turno ne presenta ben sei. In tal modo sono solo tre le squadra a punteggio pieno e tre ancora a zero punti.

Serie A: Inter, Napoli e Roma a punteggio pieno

Tutto facile per l’Inter contro lo Spezia, mai pericoloso. È tornata in maniera prorompente l’intesa Lukaku-Lautaro, con il belga che nel gol del vantaggio di testa appoggio un cioccolatino per il secondo. Poi entrambi sprecano il raddoppio prima dell’intervallo: Lukaku si ferma sulla traversa fine e Lautaro da due passi manca la doppietta personale. 2 a 0 arrivato ad inizio ripresa con il destro vincente di Calhanoglu. L’intesa è buona anche per l’attacco “di scorta” entrato nel finale, Dzeko per Correa terzo gol e 3 punti in cassaforte.

Super Napoli con il Monza, in bella mostra in particolare i nuovi acquisti. Dopo il gol all’esordio di testa, Kvaratskhelia mette in mostra tutto il suo repertorio con altre due reti, un destro a giro che scheggia il palo ed entra più il dribbling a rientrare e il sinistro vincente del secondo tempo. A segno anche Kim per il 4-0 finale. Osimhen si conferma goleador e trascinatore con il gol del raddoppio prima dell’intervallo.

La Roma vince ancora con il minimo sforzo, nel battere 1-0 la Cremonese. Minimo sforzo non per la mole di gioco creata dalla squadra di Mourinho, ma per i gol: uno solo per le parate di Radu su Zaniolo, Dybala ed El Shaarawy. Ancora a secco gli attaccanti, ci pensa il calcio piazzato pennellato di Pellegrini ribadito in rete sul secondo palo da Smalling. Nota negativa l’infortunio di Zaniolo, che sembrava il giallorosso più in palla.

Rallentano Milan e Juventus

L’Atalanta costringe il Milan 1-1 al pareggio. Nel primo tempo Messias spreca da posizione ghiotta, mentre Malinovskyi dal limite non perdona e manda avanti la squadra di Gasperini. Nel secondo tempo i bergamaschi si chiudono sempre più, snaturando anche la propria filosofia, ma i dividendi ci sono. Il Milan trova il pari con il colpo da biliardo di Bennacer ma non trova lo spazio per il guizzo vincente.

Anche la Juventus si blocca al Ferraris. La Sampdoria spaventa subito i bianconeri che fanno fatica a creare e a coinvolgere Vlahovic, autore di soli tre tocchi di alla nel primo tempo. Tuttavia il pari arriva a causa di alcune parate determinanti di Audero e del gol di Rabiot annullato dal VAR per fuorigioco dell’assistman Vlahovic. Peccaminoso invece l’errore al minuto 93 di Kostic che spreca a due passi dalla porta.

Pareggio a reti bianche per Lazio (con il Torino) e Fiorentina (con l’Empoli). Per i biancocelesti è decisivo il Milinkovic-Savic sbagliato: non Sergej ma il portiere granata Vanja, che nega il gol a Marusic e a Immobile (2 volte). Per la Viola nel derby toscano di Empoli non bastano 25 minuti di superiorità numerica sul finale: poche occasioni e, forse, testa al ritorno dei playoff di Conference col Twente.

Pareggi tra le piccole, neopromosse in coda

Tra le altre sfide solo una vittoria, quella del Sassuolo sul Lecce: ai neroverdi basta una botta al volo perfetta di Berardi. 0-0 per Bologna-Verona e Udinese-Salernitana. Il pari di Bologna porta la firma dei bomber pesanti: ad Arnautovic risponde Thomas Henry, al secondo gol consecutivo nelle prima due partite di Serie A. Due buone occasioni per i veronesi: Skorupski fa un super parata su Ilic, mentre pesa l’errore di Tameze. A Udine una bella versione della squadra di Nicola non riesce a vincerla, anche con l’intera ripresa in superiorità numerica: bianconeri salvati in più occasioni da Silvestri.