Prima pagina » Cronaca » Trentuno giornalisti morti per Covid-19, tra loro anche 40-50enni in carriera

Trentuno giornalisti morti per Covid-19, tra loro anche 40-50enni in carriera

Testimoni del male del secolo, i giornalisti pagano e soffrono sulla propria pelle l’esperienza professionale senza precedenti

giornalisti morti covid-19

Giornalista insultato da manifestanti a Roma, portato via dalla Polizia

Qual’è l’incidenza del contagio da Covid-19 in rapporto alle fasce di età. In una prima fase il virus sembra avesse selezionato i più fragili. Ora aumenta il numero dei 40-50enni contagiati. Le persone di mezza età sono molto più a rischio di quel che si pensava, invece i giovani hanno probabilità marginali di morire a causa dell’epidemia. Quanti sono i giornalisti morti per Covid-19?

Giornalisti falcidiati dall’epidemia

Lidia Menapace, cofondatrice de il Manifesto e protagonista di spicco della storia e della vita pubblica italiana, Maurizio Centini, pensionato de Il Tirreno e scrittore di gialli, Tony Zermo, storico inviato de La Sicilia, Roberto Consiglio, corrispondente di diverse testate nazionali dalla Capitanata.

L’Associazione Stampa Romana ricorda i giornalisti morti per Covid-19

Tutti e quattro morti in questa settimana, con loro “il flagello Covid ha raggiunto quota trentuno vittime tra i giornalisti professionisti e pubblicisti”. Lo ricorda l’Associazione Stampa Romana, con una nota a firma di Romano Bartoloni, presidente del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

“Non solo anziani ancora in gamba – spiega l’Asr – ma anche giovani in carriera, quarantenni come Gianluca Mainato de Il Mattino e cinquantenni come Giovanni Bartoloni portavoce del governatore del Lazio Zingaretti”.

Esposti alle bombe Covid-19

“Quando ci risveglieremo dall’incubo virale nulla sarà come prima anche per il giornalismo, che opera nelle trincee della pandemia a rischio della propria incolumità, a costo di perdite di valorosi colleghi e di pesanti sacrifici, e purtroppo senza la difesa di una profilassi di categoria.

Testimoni del male del secolo, i giornalisti pagano e soffrono sulla propria pelle l’esperienza professionale senza precedenti di un virus che non contagia e non cancella il diritto/dovere di cronaca”.

Come gli inviati di guerra, “i cronisti sfidano i pericolosi fronti più esposti alle bombe del Covid fianco a fianco con i combattenti della sanità e nei luoghi dove la popolazione soffre di più solitudine, angoscia e abbandono a cominciare dagli anziani e dai più fragili”.

Ed ecco, in ordine alfabetico, “la lista ufficiosa dei nostri Caduti (fonte Giornalisti Italia online), la cui memoria andrebbe ricordata e onorata soprattutto dai colleghi”.

A memoria dei colleghi caduti

Giovanni Bartoloni, 51 anni Roma; Riccardo Bellentani, 69 anni Bergamo; Maurizio Centini, 71 anni Massa; Roberto Consiglio, 82 anni Foggia; Rino Felappi, 96 anni Milano. Ettore Franca, 78 anni Pesaro; Carlo Franco, 82 anni Napoli; Franco Galelli, 55 anni Brescia; Luigi Ioele, 80 anni Roma; Massimo Mainardi, 78 anni Pesaro.

Gianluca Mannato, 44 anni Pesaro; Raffaele Masto, 66 anni Milano; Rosario Mazzitelli, 71 anni Napoli; Lidia Menapace, 96 anni Bolzano; Paolo Micai, 60 anni Genova. Gianni Molè, 61 anni Ragusa; Stefano Montomoli, 69 anni Siena; Nestore Morosini, 83 anni Milano; Luciano Pellicani, 81 anni Roma; Sergio Perego, 72 anni Lecco.

Gaetano Rebecchini, 95 anni Roma; Mons. Vincenzo Rini, 75 anni Cremona; Francesco Ruotolo, 74 anni Napoli; Marcello Sanzo, 85 anni Novara. Pino Scaccia, 74 anni Roma; Angelo Sferrazza, 84 anni Roma; Vincenzo Trapella, 87 anni Codigoro; Claudio Traversa, 54 anni Bari; Lillo Venezia, 70 anni Catania. Roberto Vitali, 74 anni Bergamo; Tony Zermo, 89 anni Catania.

La redazione di RomaIT manifesta il proprio cordoglio ed esprime le più sentite condoglianze ai familiari dei colleghi deceduti. (Adnkronos)

Lascia un commento