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Frascati. Territorio, identità, solidarietà

Degustazione solidale in concomitanza dell’evento enoturistico “Cantine aperte 2014”

La scorsa domenica l’Associazione di volontari europei Sol.Id. ha organizzato una degustazione solidale in concomitanza dell’evento enoturistico più importante d’Italia: “Cantine aperte 2014”. L’evento ha visto la partecipazione di circa duecento persone, tra i quali numerosi studenti dell’Università di Tor Vergata, attratti dallo spirito solidale che ha fatto da sfondo all’intera serata. Il tutto ha avuto luogo presso la Cantina biologica De Sanctis, nel meraviglioso panorama del Frascati DOCG, tra vigneti e uliveti, dove nasce l’azienda agricola De Sanctis che vanta la sua tradizione sin dal 1816.

Luigi de Sanctis fa della sua azienda un ammirevole esempio per l’impiego dei metodi dell’agricoltura biologica. “La sfida della viticultura biologica significa per noi non solo il divieto di pesticidi chimici, ma anche una scelta sociale ed etica, che rispetti la natura e l’essere umano, rivolgendo una particolare attenzione alla salute ed alla qualità del prodotto finale. Conciliare il rispetto del territorio, la tradizione e le tecnologie di vinificazione con la massima attenzione alle fasi di produzione, sono gli elementi che caratterizzano la nostra azienda” – queste le parole dell’enologo dell’azienda.

Ed è quindi in questa atmosfera che si è realizzato l’aperitivo concepito da Sol.Id.: degustazione dei vini della cantina accompagnata da assaggi di prodotti tipici locali.

Durante la serata ha preso parola Elena, portavoce di Sol.Id. che ha sottolineato come “in un simile momento di crisi non si può prescindere dalla solidarietà tra i popoli che nel mondo sono schiacciati dagli stessi strapoteri perciò – prosegue nel suo intervento – Sol.Id. ha deciso di tendere la mano a tantissime popolazioni, dal Sud Africa alla Birmania, con una particolare attenzione alla Siria e al Kosovo”.

“Con l’iniziativa di oggi abbiamo voluto sottolineare il valore delle identità, ovvero come queste possano non solo dialogare, ma anche sostenersi vicendevolmente: attraverso il rilancio della tradizione vinicola, che è carattere distintivo della nostra cultura regionale, aiuteremo quei popoli le cui specificità, seppur a rischio, sono altrettanto ricche”.

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