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Televisione: “La notte è piccola per noi…”

Per vedere trasmissioni interessanti che distendano i telespettatori accompagnandoli fino al meritato riposo, occorre attendere le ore piccole

Ultimamente in prima serata tv assistiamo sempre più a fiction, reality, talent e serie tv ma sempre meno a veri e propri talk degni di questo nome se si esclude nel periodo della campagna elettorale. Per asssitere a dibattiti e disquisizioni interessanti o a programmi che possano far distendere i telespettatori accompagnandoli fino al meritato riposo, occorre attendere le ore piccole, in quanto il più delle volte solo a tarda ora il telespettatore riesce ad assistere a dei  programmi  performanti , tanto per utilizzare una delle terminologie più in voga  del momento. Il timore di non riuscire ad ottenere lo share desiderato, sembra essere la motivazione per la quale gli addetti ai palinsesti tv non osano rischiare nello schierare in campo programmi che probabilmente messi in onda anticipatamente, otterrebbero risultati importanti e di livello e probabilmente non farebbero rimpiangere le solite minestre riscaldate alle quali il telespettatore assiste il più delle volte passivamente, più per forza d ‘inerzia che per scelta.

L'esempio più calzante a nostro parere potrebbe essere rappresentato da Stracult di Marco Giusti, un format giovane, fresco ed effervescente capace di poter interessare un pubblico di larga fascia ,dai più giovani ai facenti parti della terza età. Altro programma che potrebbe essere inserito in un orario diverso è Petrolio. Il programma oltre a risultare molto interessante ci appare ben strutturato nella conduzione e reso molto comprensibile da un linguaggio giovane e che arriva diretto al telespettatore, cosa non semplice di questi tempi. Di contro dobbiamo segnalare la metamorfosi di alcuni programmi, nati inizialmente con un percorso ben preciso da seguire ma che con l‘andar del tempo hanno cambiato pelle, presumendo di poter ripercorrere le orme dell’ inarrivabile porta a porta. Ci riferiamo a Quinta Colonna, che ultimamente riserva nel corso del programma momenti che rasentano una sorta di cabaret, probabilmente per sdrammatizzare i temi trattati puntata dopo puntata .medesima impressione la suscita anche “Dalla vostra parte“, che inziato in un modo ben definito, sta pian piano mutando alcune cose nel corso delle trasmissioni. Ultima nota la riserviamo  alla trasmissione Sbandati che nato in contrapposizione di Made in sud, acquisendone persino i conduttori, si è trasformato in brevissimo tempo in una sorta di Tv talk del bravissimo Massimo Bernardini, imitandone la tavola rotonda, i confronti tra i protagonisti dei  programmi televisivi fino a diventare la ripetizione in pillole delle stesse trsamissioni di cui si parla. Sarà mai possibile assistere a un programma innovativo e possibilmente non simile ai format già esistenti?

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* Foto dal profilo Facebook di Stracult

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