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Teatro Valle, protesta degli ex occupanti

I manifestanti lamentano che “nonostante gli accordi” i lavori al Teatro Valle “non sono ancora iniziati”. La richiesta: “Il Valle deve diventare pubblico”

Riparte la mobilitazione per il Teatro Valle. Nella mattinata di oggi, un gruppo di persone ha inscenato una breve "occupazione", riprendendo possesso del foyer, per "far ripartire la lotta per il Teatro Valle".

La necessità di far ripartire la protesta, nasce perché "nonostante gli accordi i lavori alla struttura non sono ancora iniziati e dopo due riunioni del tavolo la fondazione Teatro Valle bene comune non è più stata convocata".

Il Teatro Valle, dopo che gli occupanti hanno lasciato la struttura, è stato affidato alla gestione del Teatro Roma. Scelta che, come aveva dichiarato anche l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, serviva a scongiurare il pericolo di far finire lo spazio in mano ad attività commerciali o comunque lontane dalla destinazione culturale. L'accordo, prevedeva anche la restaurazione del Valle.

"Vogliamo che il percorso di riapertura del Valle coinvolga la cittadinanza e si svolga qui nel foyer" – hanno detto oggi i manifestanti, che si sono radunati portando con loro uno striscione che diceva: 'Triste è la città che chiude i suoi teatri'.

"Noi vogliamo quindi ricominciare a parlare alla città perché gli impegni presi dalle istituzioni non vengono rispettati. Il Valle deve diventare pubblico" – hanno aggiunto. Nel frattempo è stata annunciata un'assemblea pubblica, per sabato alle 16, allo Spin time in via Santa Croce in Gerusalemme.

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