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Sulle pagine social della Lucarelli assalto di cervelli e gattini

La Lucarelli oscura le pagine social dopo gli attacchi dei virtual Flash Mob. “Circolano bestie anche sul web”

"Abbiamo capito che la Cristoforetti è tornata a casa e mi spiace per lei che ora si ritrovi appiccicato addosso il nomignolo AstroSamanta come una cartomante barese, ma davvero, basta. Non se ne può più. C'è tanta gente che lavora mesi su una petroliera o in cantieri sperduti nel mondo o a tirar su le case in Nepal e quando torna a casa si festeggia senza tutta 'sta melassa spaccacoglioni". Queste la parole di Selvaggia Lucarelli nei giorni scorsi, relative al ritorno a casa di Samantha Cristoforetti che hanno irritato l'opinione pubblica tanto da costringere la giornalista ad oscurare le sue pagine social perchè invase dai gattini virtuali del Progetto Kitten.

Gli ideatori del virtual Flash Mob hanno invitato gli utenti facebook a pubblicare sulla pagina della Lucarelli l'immagine di un gattino contrassegnandola con l'hashtag #astrogattiselvaggi in segno di protesta: "Vogliamo donarle un po' di amore che forse un po' le manca, e tanti tantissssssssimi gattini! Chiunque vorrà partecipare potrà postare un puccioso Gattino sulla bacheca di Selvaggia Lucarelli donando parole d'amore come: Astro-Felicità! Astro-GIOIA! Astro-ABBRACCI! ASTRO-MIAOOOOOO!”.

Il Progetto Kitten ispira poi una seconda iniziativa, Cervelli su Lucarelli, il cui obiettivo è quello di "scatenate cervelli pieni di intelligenza, ragione, ingegno, perspicacia, genialità ed acume, sulla bacheca della Lucarelli in nome della conoscenza!".

La giornalista corre subito ai ripari e blocca le pagine social. Commenta poi gli attacchi durante la sua trasmissione radio definendoli "bullismo mediatico", all'insegna di insulti, etichette velenose e violenza. "Sono abituata e ormai non mi metto neanche più a spiegare cosa significhi un mio post sulla Cristoforetti" scrive su Facebook la Lucarelli "e poi ormai lo sappiamo, circolano bestie per strada, sarebbe bizzarro non trovarle anche sul web". Ciò che più amareggia la giornalista è però "la sfrontatezza, la violenza e l'arroganza di certi ragazzetti", astio di giovani senza controllo che sembrano essere stati abbandonati dalla famiglia e dalla scuola. Un chiaro segno di "uno spaccato su certi adolescenti e certi genitori" più che semplice diffamazione.

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