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Spese pazze nel Pd Lazio, indagato anche il sindaco di Rieti

Simone Petrangeli è accusato di finanziamento illecito della campagna elettorale alle ultime comunali

C’è anche il sindaco di Rieti Simone Petrangeli nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta delle spese pazze riguardante il gruppo del Pd della Regione Lazio. L’indagine, chiusa nella giornata di ieri, è partita un anno e mezzo fa e mira a fare luce sul periodo della giunta Polverini. La Procura e la Guardia di Finanza di Rieti indagano su 57 persone. Petrangeli deve difendersi dall’accusa di finanziamento illecito. Tra gli altri nomi eccellenti figura anche quello del sindaco di Forano, Marco Cortella. Secondo la Procura, la loro campagna elettorale delle ultime elezioni comunali sarebbe stata in parte finanziata con fondi assegnati al gruppo Pd in Regione per il 2011.

Particolarmente delicata è la posizione dell’ex tesoriere PD Mario Perilli, ritenuto la figura chiave dell’indagine e per il quale sembra inevitabile il rinvio a giudizio. Nel complesso, gli indagati, tra i quali figurano 13 consiglieri, sono accusati di aver distratto 2 milioni e 600mila  euro dalle casse del Pd, destinandoli a pranzi, cene e battute di caccia.

Il sindaco Petrangeli respinge al mittente le accuse: “Dal gruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio non ho mai ricevuto alcun contributo  così come da nessun partito politico, eccezion fatta da Sinistra Ecologia e Libertà da cui ho ricevuto ben 3mila euro”.

Le spese per la mia campagna elettorale – continua il sindaco – in massima parte, sono state finanziate con risorse proprie e della mia famiglia e in minima parte con il contributo di privati cittadini che mi hanno voluto sostenere e che ancora oggi ringrazio“. Il primo cittadino di Rieti ha aggiunto di non aver ricevuto comunicazioni in merito all’inchiesta ma si è detto comunque pronto a documentare le entrate e le uscite del proprio comitato elettorale.

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