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Sicuritalia, licenziate 88 guardie giurate

Dopo la seconda sentenza del Tar del Lazio la Zecca dello Stato ha stabilito la fine del servizio

Licenziati in ottantotto. Questo il beffardo destino per le guardie giurate di Sicuritalia che svolgevano servizio di sicurezza per l'Istituto poligrafico Zecca dello Stato.
Dopo la seconda sentenza del Tar del Lazio, l'istituto ha stabilito la fine del servizio di Sicuritalia per il giorno 8 gennaio 2014. La società subentrante, e cioè la Securpol, non ha rispettato gli articoli 11, 24 e seguenti del Ccnl in materia di cambio di appalto: il contratto nazionale, infatti, avrebbe tutelato gli 88 lavoratori con il conseguente passaggio a Securpol.

Così, dopo il rifiuto, da parte della Zecca dello Stato di prorogare i servizi fino al 31 gennaio 2014, Sicuritalia ha dovuto licenziare 88 guardie giurate a Roma, con risvolti gravissimi per il destino dei lavoratori e delle loro famiglie, oltre 300 persone.
Il consigliere comunale del Gruppo Misto, Mino Dinoi, e regionale del Psi, Oscar Tortosa, hanno presentato due interrogazioni con cui chiedono al sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, se intendono "intraprendere azioni al fine di garantire che i termini del subentro siano differiti al 31 gennaio 2014 e per garantire la regolare assunzione del personale precedentemente impiegato come previsto dal Ccnl del settore vigilanza".

La parola fine, sul caso delle guardie giurate, sembra pertanto ancora non essere stata scritta. In ottantotto, tuttavia, devono assistere nel frattempo agli eventi dalla poltrona della loro abitazione.

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