Prima pagina » Politica » Roma, sfiduciata Della Casa al IV Municipio, “scelta dal M5S con inganno, mai benvoluta”

Roma, sfiduciata Della Casa al IV Municipio, “scelta dal M5S con inganno, mai benvoluta”

La mini sindaca considerata una fedelissima di Virginia Raggi, è stata sfiduciata in aula dalla sua maggioranza

sfiduciata della casa

Roberta Della Casa, ex mini sindaca IV Municipio

E’ stata sfiduciata la presidente del IV Municipio di Roma Capitale, Roberta Della Casa. Così dopo il III, l’VIII e l’XI, anche il IV Municipio cade per colpa di dissapori interni al Movimento Cinque Stelle della Capitale.

“Dalla capogruppo M5S Di Pietro ho visto commozione e lacrime teatrali, ha detto che io sono stata voluta e sostenuta come presidente e come candidata. E’ falso, io sono stata scelta all’interno del gruppo del M5S con l’inganno perché la mia disponibilità in altri ruoli sarebbe stata scomoda.

“Io mai sostenuta e benvoluta”

Io suggerivo al portavoce uscente, che ritenevo amico, di candidarsi come presidente perché non ero pronta, ma qualcuno ha pensato di tentare il colpaccio. Mi trovo qui per caso, non sono mai stata sostenuta da questo gruppo che ha fatto parecchi prigionieri”.

Lo ha detto la presidente del IV Municipio durante la discussione in Consiglio della mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dalla maggioranza M5S. Della Casa contesta le modalità di presentazione del documento.

“Va contro il regolamento e il codice etico del Movimento, che vieta la sfiducia nei confronti dei suoi sindaci e presidenti eletti: 15 persone non sono rappresentative del M5S”.

Una mossa con cui “si tenta di giocare una partita politica in vista delle amministrative 2021 tra chi si impegna e chi rinnega gli impegni presi”.

Questo Municipio, “cade in un momento di emergenza senza neanche poter avere una discussione di persona, forse non era il momento giusto”. Della Casa sottolinea i numerosi problemi tecnici e di streaming riscontrati nella prima ora di Consiglio.

“Il presidente Conte, da cui sono orgogliosa di essere rappresentata, sta affrontando una pandemia storica a schiena dritta e non si permetterebbe mai di sfiduciare un presidente eletto in un momento del genere”.

Poi la mini sindaca ha risposto agli attacchi anche di natura personale da parte della sua ex maggioranza. “Io sono tacciata di essere despota, di sicuro ho un carattere duro e spigoloso ma chi c’era prima di me doveva decidere chi viveva e chi moriva.

Sfiduciata Della Casa replica al fuoco amico

Molti di voi che oggi sono eletti con il M5S senza di me non sarebbero stati nemmeno in lista.

C’è chi veniva da altri partiti, chi non si è mai iscritto a Rousseau, ma io non giudico perché ognuno ha il proprio passato. Non sono mai stata benvoluta, tanto che la prima crisi del Consiglio municipale è iniziata il 2 agosto 2016 per motivi personali”.

Sfiduciata Della Casa dalla stessa maggioranza grillina, replica alla mozione di sfiducia: “riporta molte falsità, a partire dai dirigenti che non sono competenza del presidente.

Di assessori ne ho cambiati, è vero, ma per migliorare: chi non è più qui è perché ha commesso errori o perché è venuta meno la fiducia, niente di personale.

Ma della mia squadra attuale ne vado fiera: ci siamo caricati sulle spalle un Municipio di 180mila cittadini, un territorio difficile com’è difficile questa periferia, senza l’aiuto di nessuno a nessun livello, neanche politico.

Eravamo tutti inesperti, ma qui in Aula non sono mai state fatte delibere, se non per dare parere alle delibere centrali”.

La presidente infine attacca la sua maggioranza, tacciata di “scarsa lungimiranza umana e politica non solo contro di me, ma contro i cittadini e Raggi. Io ho le mani libere, qualcun altro lo dovrà dimostrare”.

Strappo definitivo con la maggioranza

“Questo Municipio doveva cadere molto tempo fa ma abbiamo stretto i tempi, provando fino all’ultimo ad abbattere il muro inflessibile alzato dalla presidente, un muro fatto di scelte autoritarie.

Sin dall’inizio Della Casa ha mostrato disprezzo delle funzioni e scarsa volontà nell’aderire agli orientamenti espressi in seno al Consiglio.

La sua sfrontatezza nel tempo è sfociata in un’interpretazione della realtà del tutto personale del suo ruolo politico. Dalla nomina non condivisa dagli assessori alla rimozione degli stessi”.

Lo ha detto la consigliera del M5S in IV Municipio, Rosalba Fulciniti, durante la discussione della mozione di sfiducia nei confronti della minisindaca Roberta Della Casa. (Mgn/ Dire) 

Lascia un commento