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Se resti acceso al semaforo, il sistema ti incastra | fino a 1.400 € senza scampo: devi sempre spegnere

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C’è una novità che sta creando allarme tra gli automobilisti: un comportamento considerato “innocuo” al semaforo può trasformarsi in una multa salatissima, e le nuove tecnologie non lasciano più alcuna possibilità di farla franca.

Negli ultimi anni le regole del Codice della Strada sono diventate sempre più severe, soprattutto quando si tratta di distrazioni alla guida. Accanto a limiti più rigidi e controlli automatizzati, sta arrivando un sistema di rilevazione capace di monitorare ciò che accade nelle auto ferme ai semafori, individuando i comportamenti pericolosi prima ancora che l’auto riparta.

Il punto critico riguarda un gesto che molti compiono senza pensarci: usare il telefono quando il veicolo è fermo con il motore acceso. Una situazione che sembra innocua ma che viene equiparata a tutti gli effetti all’uso del cellulare in movimento. Ed è proprio qui che entra in gioco la tecnologia prevista dalle nuove norme.

Come funziona il nuovo controllo ai semafori

Il nuovo Codice della Strada punta a una stretta molto decisa sull’uso dello smartphone alla guida. I sistemi di videosorveglianza installati in prossimità di incroci e semafori sono in grado di riprendere i veicoli fermi con il motore acceso e identificare chi utilizza il telefono. Non serve ripartenza, velocità o movimento: basta essere seduti al volante e tenere il cellulare in mano mentre il veicolo è acceso.

Le telecamere, dotate di software di riconoscimento, registrano l’infrazione e inviano automaticamente la segnalazione, senza bisogno dell’intervento diretto di un agente. Il risultato è una multa inevitabile, perché il margine d’interpretazione diventa praticamente nullo. E l’importo, con le nuove norme, può arrivare fino a 1.400 euro nei casi più gravi.

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Cosa prevede il nuovo Codice e perché la sanzione è così alta

Il legislatore considera l’uso del telefono una delle principali cause di incidenti, anche quando avviene con il veicolo fermo. Per questo la normativa non distingue più tra semaforo rosso e marcia: se l’auto è accesa, l’automobilista deve mantenere l’attenzione sulla strada.

Le sanzioni previste sono pesanti: oltre alla multa molto elevata, è possibile anche la sospensione della patente in caso di recidiva. La logica è chiara: eliminare ogni forma di distrazione, anche quelle che molti ritenevano “tollerate”. Le nuove telecamere ai semafori diventano quindi un deterrente potente, perché operano in modo automatico e continuo.