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Sanità Lazio, 20% in più sugli stipendi dei nuovi manager

“Altra vergogna”: così i consiglieri d’opposizione. Pronto anche un esposto alla Corte dei Conti

E’ tempo di spending review e di austerity, ma non per tutti. Secondo quanto si apprende, “mentre si discute sugli stipendi record dei manager pubblici e del taglio dei costi della politica, nella Regione Lazio i nuovi manager di ospedali e Asl, tra l’altro appena nominati da Zingaretti tra mille perplessità e gravi omissioni, percepiranno un aumento della remunerazione del 20%“. Queste, le parole di Fabrizio Santori, consigliere alla Regione Lazio, che continua: “Uno schiaffo alla crisi, al contenimento dei costi della Pubblica Amministrazione e, non in ultimo, alle ipocrite promesse della Giunta regionale e di Zingaretti. E’ pronto un esposto alla Corte dei Conti“.

Dure le accuse di Santori, che spiega come le politiche di propaganda del presidente Zingaretti si fermino “di fronte a una spending review farsa che riguarda il principale capitolo di spesa regionale, quello relativo alla Sanità. Dopo la nomina di 30 dirigenti esterni – continua Santori – di numerosissimi consulenti e collaboratori esterni, parentele varie e, finanche, sullo scandalo di alcune nomine di direttori Asl illegittime ed eticamente incomprensibili, ecco arrivare l’ennesima vergogna di Zingaretti. L’aumento degli stipendi dei manager sanitari, magari pagati con l’aumento dell’addizionale regionale Irpef cui saranno soggetti tutti i concittadini del Lazio o con l’aumento dei ticket previsti a breve per visite specialistiche e farmaci” – conclude il consigliere regionale.

Affonda il colpo anche Luca Gramazio, consigliere alla Regione Lazio e capogruppo di FI: “Da mesi abbiamo manifestato in più di una occasione le nostre criticità sul bando di selezione dei direttori generali delle Asl, che presenta forti vizi di legittimità. E proprio per questo la regione corre il serio rischio di essere inondata da una valanga di ricorsi” – dichiara in un comunicato.

La notizia dell’aumento del 20% della remunerazione dei nuovi manager – prosegue Gramazio – rappresenta una scelta incomprensibile e a tratti assurda da parte dell’ amministrazione regionale. E la giustificazione data dal responsabile della cabina di regia è a dir poco imbarazzante. Dopo che i cittadini del lazio pagheranno nel 2015 l’Irpef più alta d’italia, e dopo quasi un anno di azioni politiche davvero inesistenti in ambito sanitario, per i cittadini arriva un’altra beffa”.

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