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Sanità, dal colore si passa ai numeri: negli ospedali del Lazio il nuovo triage

Il nuovo sistema di triage prevede il passaggio dai consueti 4 Codici a colore, al sistema a 5 Codici numerici

Non più colori ma numeri per segnalare il livello di criticità al Pronto soccorso. La Regione Lazio è la prima Regione italiana che con l’inizio del nuovo anno adotterà il nuovo triage ospedaliero che dai codici a colore passerà ai codici numerici. «Rappresenta un nuovo processo nel quale si ridefiniscono i tempi massimi di attesa, la definizione clinica del paziente e i parametri vitali per l’attribuzione finale del codice numerico», lo ha annunciato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Il cuore del nuovo sistema di triage ospedaliero prevede il passaggio dai consueti 4 Codici a colore (Rosso-Giallo-Verde e Bianco) al nuovo sistema a 5 Codici numerici nel quale 1 è l’emergenza, 2 l’urgenza, 3 l’urgenza differibile, 4 l’urgenza minore e 5 la non urgenza. I codici 1-2-3 sono a medio alta intensità di cure, mentre 4-5 a moderata-bassa intensità.

I nuovi codici si inseriscono in un percorso di attenzione nei confronti della Rete dell’emergenza e sono accompagnati dal Decreto gestione del sovraffollamento in attuazione dell’Accordo Stato-Regioni del primo agosto 2019. «È stato svolto un lavoro molto complesso di formazione e sperimentazione –  spiega l’Assessore D’Amato – che ha coinvolto oltre 100 operatori di tutte le strutture pubbliche e accreditate che consentirà di migliorare la profilatura dei pazienti rispetto alle priorità di accesso riducendo così il pericolo di accumulo di pazienti con un potenziale clinico evolutivo. Un lavoro che cambierà radicalmente la presa in carico dei pazienti nella rete dell’emergenza e la catena di responsabilità».

Le prime attivazioni dei nuovi codici di triage si svolgeranno ad inizio gennaio negli ospedali della Asl Roma 1: il Santo Spirito, il San Filippo Neri e l’Oftalmico con il suo pronto soccorso specialistico e via via fino a giungere a fine gennaio con l’attivazione del Policlinico Gemelli.

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