Prima pagina » Cronaca » “Salviamo l’opera Esodo”

“Salviamo l’opera Esodo”

Appuntamento al Circolo Futurista di Casal Bertone giovedì 18 dicembre alle 18.30

Il Circolo Futurista di Casal Bertone lancia una campagna destinata a far parlare a lungo di sé. “Salviamo l’opera Esodo” è l’esortazione che il Circolo ha rivolto a tutti i suoi contatti affinché contribuiscano all’acquisto condiviso di quest’opera, concepita nel 2008 e sconosciuta ai più, che altrimenti rischia di andare distrutta.

Esodo è il prodotto del mutato clima politico istituzionale dei primi anni del nuovo secolo, un secolo che registra l’affermazione di una sensibilità storica che, lungi dall’esser condivisa, inaugura un difficile percorso di riconciliazione nazionale. A partire dal contrasto al negazionismo e dalla commemorazione delle foibe e dell’esodo italiano al termine del secondo conflitto mondiale. Aspetti entrambi sanciti dalla Legge 92/04, ovvero quella che istituisce «il Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». In questo ambito si contestualizza l’opera Esodo, figlia di due artisti emergenti della scena romana, e tra le prime testimonianze artistiche delle vicende drammatiche legate alla riscoperta di quei temi dolorosi.

“L'intensa carica emotiva dell'opera contribuì a renderla da subito simbolo indiscusso del dramma istriano fin dalla prima esposizione, quando venne presentata al pubblico presso il Sacrario delle Bandiere del Vittoriano a Roma, in occasione della mostra-evento Foibe: dalla tragedia all'esodo e divenne voce e corpo di centinaia di esuli italiani dimenticati dal proprio paese”, ricordano i responsabili del Circolo Futurista.

Spenti i riflettori però, passano gli anni e accade che gli artisti che l’hanno realizzata non sono ancora stati pagati e che, questi ultimi, esasperati e offesi, abbiano addirittura pensato l’impensabile, ovvero di distruggerla. Un’idea folle. 

Per scongiurare l’imminente distruzione di Esodo e salvare uno tra i primi simboli revisionisti che la nostra società abbia mai conosciuto occorre fare uno sforzo corale, uno sforzo economico e tempestivo. L’appuntamento è giovedì 18 dicembre alle ore 18.30 nei locali del Circolo Futurista a Roma, zona Casal Bertone in via degli Orti di Malabarba, 15/A (adiacente via di Portonaccio). Ingresso gratuito.

Lascia un commento