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Salario accessorio, fumata bianca in Campidoglio: l’accordo c’è

La trattativa è ripresa ieri mattina e si è conclusa questa notte. I dettagli

E' ripresa ieri mattina e si è conclusa stanotte la trattativa tra sindacati e amministrazione di Roma Capitale in merito al nuovo contratto decentrato per i dipendenti capitolini che, intanto, determinato con atto unilaterale della Giunta, era entrato in vigore a partire dal 1 gennaio 2015.

La firma di un accordo era mancata alla vigilia di Natale, e il 31 dicembre scadeva il termine ultimo dato dall'amministrazione, oltre il quale – come poi è successo – sarebbe entrato in vigore il contratto decentrato così come delineato dall'atto unilaterale dell'amministrazione Marino. Ma a quel tavolo nessun addio, solo un arrivederci: la promessa, infatti, era di rincontrarsi a gennaio. La settimana scorsa i sindacati – Cgil, Cisl, Uil e Csa – hanno quindi presentato all'amministrazione le loro proposte; quest'ultima si è data una settimana per analizzare il documento e ieri il tavolo si è riaperto.

Il braccio di ferro tra sindacati e amministrazione è iniziato lo scorso anno, e il 'conflitto' si è inasprito a partire dalla scorsa primavera, quando i circa 24mila dipendenti capitolini hanno iniziato a dar vita a forme di proteste e scioperi mai visti prima nella storia di Roma Capitale. A determinare l'inasprimento dei rapporti, la decurtazione del salario accessorio a fronte di una relazione del MEF, richiesta dal sindaco Marino, che ha definito l'erogazione dello stesso – cd. 'a pioggia' – come illegittima, perché non legata alle prestazioni. Tuttavia, il salario accessorio era quella parte dello stipendio messa in busta paga per sopperire al fatto che il contratto dei dipendenti capitolini fosse fermo dal 2009. Il sindaco Marino e il vicesindaco Nieri, però, hanno deciso di cambiare le carte in tavola e di legare questo salario accessorio alla "produttività" – termine quantomeno vago e indefinito. Poi, nel tempo, la produttività si è venuta delineando e si è concretizzata in turnazioni e uffici anagrafici aperti fino alel 20.30. E se questo può portare un vantaggio ai cittadini, lo stesso non può dirsi per le scuole: chiedere un ulteriore sacrificio alle educatrici e alle insegnanti- nelle cui mani, ricordiamolo, affidiamo i nostri figli – vuol dire agire a discapito della didattica, perché lavorare con i bambini non vuol dire – e non vogliamo offendere nessuno, si intenda – fare un lavoro di ufficio, che comunque pure comporta delle responsabilità non di poco conto.  "D'altra parte la nuova normativa, entrata in vigore a partire da gennaio, aveva già causato non poche difficoltà nella gestione delle scuole dell'infanzia: nidi in tilt, con la conseguente protesta anche dei genitori che, però, ieri sera sono accorsi all'esterno dell'edificio in cui si stava svolgendo la trattativa tra noi e l'amministrazione, per supportare le nostre ragioni, nell'interesse primario di noi educatrici e insegnanti e dei loro figli" – fa sapere Catia Mineo, rsu e responsabile del settore scolastico-educativo del Csa. 

A partire dalle intenzioni palesate dall'amministrazione nei confronti della gestione del salario accessorio, quindi, sindacati e dipendenti hanno innalzato le barricate. Ma l'ascia di guerra è stata deposta, sembra, questa notte: alle 4 circa, è arrivata la fumata bianca sul nuovo contratto decentrato dei dipendenti capitolini. Al momento si tratta di un'intesa, sindacati e amministrazione si sono venuti incontro. Ma sarà oggi la giornata decisiva, quando sarà redatto ufficialmente il documento.

Un accordo che ha visto "piena sintonia" – fanno sapere dall'amministrazione, con particolare riguardo agli amministrativi e alla Polizia Locale. Per quanto riguarda invece il settore scolastico-educativo, il Campidoglio avrebbe concesso la sospensione fino a settembre delle nuove regole per il comparto, per aprire nel frattempo un tavolo permanente con l'obiettivo di sviluppare entro l'estate (si parla di maggio) un nuovo contratto che coniughi efficienza dei servizi ai cittadini e valorizzazione delle professionalità. "Attendiamo dall'amministrazione un documento scritto. Ieri abbiamo raggiunto una sorta di intento verbale. Nel settore educativo scolastico si sospenderà l'atto unilaterale per aprire un tavolo di trattativa fino al 30 giugno al massimo. E in questo periodo si utilizzerà la precedente disciplina per i nidi e le scuole materne" – spiega Giancarlo Cosentino, della Cisl Fp.

Per quanto riguarda la Polizia Locale di Roma Capitale, l'amministrazione ha trovato i fondi da mettere sulla produttività e garantirne quindi il pagamento delle indennità notturne e festive. Decisivi per l'accordo il via libera all'incontro con il sindaco del prossimo 29 gennaio, la condivisione da parte del vicesindaco Luigi Nieri del fatto che i Vigili debbano avere le tutele delle altre forze di polizia quando svolgono operazioni di pubblica sicurezza e che quindi il Governo deve intervenire a livello normativo, e il riconoscimento di una carenza di organico tale da mettere in difficoltà il Corpo. 

L'accordo trovato stanotte al tavolo del vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, ha visto il favore dei sindacati, che però restano cauti in attesa di vedere l'accordo che sarà redatto oggi, al fine di otterene la firma. Il documento – nel quale i sindacati auspicano di vedere nero su biano le loro richieste – sarà quindi sviluppato nella giornata di oggi dagli Uffici capitolini, che butteranno giù il nuovo articolato del contratto decentrato: per la firma ci vorrà ancora qualche giorno, il tempo necessario, per i sindacati, di valutare il contenuto del documento – e quindi valutare o meno l'apposizione della firma. Il documento, dovrà poi essere condiviso anche con le segreterie nazionali e i lavoratori. Una volta firmato l'accordo il documento tornerà in Giunta per la modifica dell'atto unilaterale. "Oggi consegneremo un pre-accordo alle organizzazioni sindacali che spero sia firmato al più presto. Questo ci permetterà di tornare in Giunta per modificare l'atto unilaterale e introdurre un contratto decentrato condiviso con le organizzazioni sindacali" – ha fatto sapere il vicesindaco Luigi Nieri al termine della trattativa fiume con i sindacati sul salario accessorio e sul nuovo contratto decentrato. 

"L'amministrazione capitolina ha risposto all'ultima chiamata per fermare l'atto unilaterale e arrivare a un nuovo contratto condiviso. Il giudizio dell'incontro fiume di questa notte è positivo: sono state accolte molte delle nostre considerazioni e proposte, anche quelle che fino a oggi non erano state prese in considerazione. In giornata dovrebbe arrivate il testo definitivo che valuteremo con attenzione per dare un giudizio definitivo, poi la parola passerà ai lavoratori attraverso il referendum" – dichiara, invece, il segretario della Fp Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola, a proposito dell'accordo. "L'attenzione e il buonsenso registrato ieri nel confronto per tutelare il lavoro e migliorare i servizi non va assolutamente dispersa, lo meritano i lavoratori e i cittadini – ha sottolineato Di Cola – Ci conforta il clima di sostegno ai risultati del negoziato registrato oggi nella partecipata assemblea del settore educativo scolastico di Roma Capitale, che si è dimostrato compatto. Dai lavoratori la conferma che il settore non farà mancare il proprio contributo costruttivo al tavolo di confronto con l'amministrazione". 

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