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Russia, Visa e Mastercard sospendono la propria attività

Visa e Mastercard lasciano la Russia. I cittadini non potranno più utilizzare le carte di credito per operazioni internazionali

Loghi Visa e Mastercard

Loghi Visa e Mastercard

Visa e Mastercard, le due aziende principali nel settore dei servizi per i pagamenti, stanno sospendendo le proprie attività internazionali in Russia. Dopo le numerose sanzioni già inflitte da Stati Uniti e Unione Europea, tale manovra rischia di accelerare la demolizione del sistema finanziario russo. Infatti i cittadini non potranno usare le carte di credito per operazioni internazionali. Una decisione che, unita al blocco di Swift, il codice indispensabile nei bonifici all’estero, paralizzerà la gran parte delle operazioni economiche di Mosca.

Visa e Mastercard: pesanti sanzioni alla Russia

Nello specifico, Mastercard ha dichiarato che le sue carte emesse dalle banche russe non saranno più supportate dalla sua rete. Inoltre qualsiasi carta emessa al di fuori del Paese non funzionerà nei negozi o bancomat russi. Visa ha invece rivelato si star lavorando con clienti e partner in Russia per cessare tutte le sue transazioni nei prossimi giorni. Ciononostante i vertici di Sberbank, la principale banca russa, hanno rassicurato gli utenti dichiarando che le ultime mosse di Visa e Mastercard non avranno alcun impatto sulle carte di credito già in circolazione.

La dichiarazione del presidente di Visa

“Siamo obbligati ad agire in seguito all’invasione non provocata della Russia dell’Ucraina e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito”, ha dichiarato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa. “Ci rammarichiamo per l’impatto che ciò avrà sui nostri stimati colleghi e sui clienti, partner, commercianti e titolari di carte che serviamo in Russia. Questa guerra e la continua minaccia alla pace e alla stabilità richiedono che rispondiamo in linea con i nostri valori”.

Russia: anche Prada sospende le proprie attività

Intanto anche il marchio di lusso Prada, cui fanno capo i marchi Miu Miu, Church’s e Car shoe, si allinea alle decisioni delle altre catene della moda, sospendendo le attività in Russia. Le sanzioni su Mosca si fanno sempre più stringenti.