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Roma verso il 10 febbraio, in Municipio XIV un atto per le foibe

Un ordine del giorno a firma di Stefano Oddo e Simona Peri (NCD) per ricordare le vittime delle foibe

Roma si prepara all’imminente appuntamento con la Memoria, il 10 febbraio, nella data ribattezzata dal nostro legislatore come ‘Giorno del ricordo’, “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (art. 1 legge 92/04, ndr).

In linea con questo precetto, già in cantiere da alcuni giorni, c’è un ordine del giorno che verrà discusso martedì prossimo in XIV Municipio. I proponenti sono Stefano Oddo e Simona Peri, rispettivamente capogruppo e consigliere di Nuovo Centrodestra.

A introduzione della proposta troviamo alcune considerazioni di carattere storico. “Dopo l’8 settembre del 1943 l’esercito italiano si dissolse e i partigiani di Tito si infiltrarono in Istria e Dalmazia”, si legge nell’atto, “subito ebbero inizio le uccisioni di italiani” un “genocidio” per il quale “nessuno ha pagato”. Inoltre, prosegue il testo, “la nostra nazione deve intraprendere e definire un’importante opera di recupero della memoria storica” perché “la memoria di un popolo deve rappresentare tutte le vicende e tragedie occorse al popolo stesso”, tra cui quelle del martirio degli italiani di Fiume, Istria e Dalmazia, “evitando deplorevoli parzialità”.

Per queste ragioni, in accordo con le priorità scandite dalla legge n. 92 del 2004, l’ordine del giorno mira ad impegnare il presidente del Municipio e la Giunta “a istituire una giornata culturale affinché rimanga costante nella memoria dei giovani la tragedia della foibe e per mantenere vivo il ricordo”.

In attesa di sapere come e se verrà accolta la proposta, Stefano Oddo si dichiara “ottimista”. “Mi auguro che quest’anno ci sarà un clima di collaborazione e che non si ripeteranno più atteggiamenti di intolleranza politica”, ha dichiarato il consigliere Oddo in riferimento alla bocciatura di una mozione con cui, l’anno scorso, sempre in data 10 febbraio, aveva chiesto che venisse esposta la bandiera di Fiume sulla facciata del palazzo municipale (qui i dettagli). Le motivazioni del diniego, all’epoca, sembrarono poco convincenti. Secondo la maggioranza, infatti, il vessillo di Fiume era superfluo, data la presenza della bandiera italiana e di quella europea. Non ostante il boicottaggio, Stefano Oddo e Simona Peri decisero comunque di esibire la bandiera, per pochi minuti, al grido di “indeficienter”, motto simbolo del fiumanesimo e dell’amore “senza fine”, per l’appunto, che lega un popolo alla sua terra.

Nel frattempo, sempre a Roma nord, in data 7 febbraio, negli storici locali di via Assarotti 9 è in calendario la presentazione del libro ‘Foibe e esodo. L’Italia negata’ di Carla Isabella Cace per I libri del Borghese. Interverrà l’autrice, moderata da Stefano Oddo. L’incontro letterario è organizzato dalle realtà di quartiere Roma Nord, Contro Tempo e Hystrix.

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