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Roma, Uccide la sorella, la taglia a pezzi e getta nei cassonetti

La vittima, Nicoletta Diotallevi, 59anni, abitava con un fratello poco più grande di lei, in un appartamento del quartiere Flaminio. L’uomo ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio

Ieri, intorno alle 20, una ragazza che rovistava nei cassonetti ha trovato due gambe apparentemente di donna legate con del nastro da pacchi. La ragazza si è rivolta immediatamente alla Polizia di Stato.

Gli investigatori della Squadra Mobile, coadiuvati dai colleghi del commissariato Villa Glori e della Polizia Scientifica, hanno subito acquisito alcune immagini di telecamere installate nei pressi del luogo ove sono stati rinvenuti gli arti, dalle quali emergeva che un uomo nella notte tra il 14 e il 15, gettava un oggetto voluminoso nel cassonetto.

Simultaneamente, sono state passate al setaccio le più recenti denunce di scomparsa, tra le quali emergeva quella di una donna di 59 anni di cui non si avevano notizie dal 14.

La donna, Nicoletta Diotallevi, abitava con un fratello poco più grande di lei, in un appartamento del quartiere Flaminio dove i poliziotti hanno rintracciato l’uomo, che fin da subito forniva dichiarazioni contrastanti.

L’uomo, Maurizio Diotallevi di 62 anni, è stato condotto in questura dove è stato sottoposto a interrogatorio dal Pm titolare dell’indagine.

Dinanzi al magistrato, il Diotallevi ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio e del tentativo di occultamento del cadavere, il delitto sarebbe avvenuto per motivi familiari. Nella tarda mattinata, in un cassonetto di via Guido Reni avvolti in un sacco è stato rinvenuto il resto del cadavere. Al termine dell’interrogatorio, il Pm ha emesso un decreto di fermo che è stato notificato all’indagato e che dovrà essere convalidato nei prossimi giorni da parte del Gip del Tribunale di Roma.

Alle 20.00 di ieri sera, in viale Maresciallo Pilsudski di fronte al Galoppatoio, all’interno di un cassonetto per l’immondizia, sono state rinvenute due gambe apparentemente di donna, tagliate all’altezza dell’inguine.

Il busto e la testa di una donna. Questi i resti umani rinvenuti stamani, avvolti in un sacco e nastrati, all’interno di un cassonetto in via Guido Reni, davanti al civico 22.

Secondo quanto di apprende, l’arma usata per smembrare il corpo sarebbe stata un’ascia.

In cassonetti anche vestiti e documenti

In due cassonetti limitrofi, sempre in via Guido Reni, la Scientifica avrebbe rinvenuto anche dei vestiti e dei documenti che potrebbero appartenere alla vittima.

 

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