Roma. Sentenza Tar – referendum Atac, Radicali: Raggi ha manomesso la democrazia
“Ha perso invece la Sindaca che ha cercato di sommare l’astensione al ‘No’ usando come una clava il suo potere di non informare la cittadinanza”
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"Questa giunta ha provato a ostacolare in tutti i modi il voto dei romani al 'Referendum Atac', fino alla proclamazione dei risultati. Ora il Tar ci ha dato ragione: il quorum non era valido e l'amministrazione deve proclamare la vittoria del si alla messa a gara". Cosi' commentano la sentenza del Tar i promotori del referendum per la messa a gara del trasporto pubblico nella Capitale che si è tenuto l'11 novembre del 2018, Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli, e Francesco Mingiardi, e Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
"Non cambia nulla" è il commento del Campidoglio di fronte alla sentenza del Tar che ha restituito dignità e valore politico alla partecipazione di 400 mila romani, valore che la sindaca aveva provato a togliere con il trucco del quorum, prima tolto e poi rimesso ad arte. "Non cambia nulla" significa "non ci interessa per niente cosa vogliono i cittadini". Alla faccia della partecipazione!
"Non cambia nulla" è in realtà la sintesi perfetta dei risultati di tre anni e mezzo di giunta Raggi che secondo i proclami elettorali avrebbe dovuto invece "Cambiare tutto". "Con la sentenza che ha accertato l'illegittimità del quorum nei referendum sulla messa a gara del servizio di trasposto pubblico locale, il Tar del Lazio ha sancito la vittoria dei cittadini che con una larghissima maggioranza hanno votato per il 'Si'- proseguono gli esponenti radicali- Ha vinto tra i cittadini chi chiede l'affidamento del servizio con gara pubblica, chi vuole che il comune pianifichi e controlli il servizio.
Ha perso invece la Sindaca che ha cercato di sommare l'astensione al 'No' usando come una clava il suo potere di non informare la cittadinanza. Eppure i fumetti con il suo volto quando si tratta di fasi pubblicità appaiono su tutti i muri di Roma. Si cercherà ancora di sminuire il valore della sentenza, magari dicendo che il referendum è stato poco partecipato. Sarà l'ennesimo trucco per nascondere la responsabilità dell'Amministrazione che non ha in alcun modo informato i cittadini.
Ma soprattutto- concludono Magi, Capriccioli, Mingiardi e Iervolino- questa vittoria in sede giudiziaria, che rivela un uso prepotente e antidemocratico del ruolo istituzionale di Sindaco, arriva mentre è evidente a tutti che le promesse di un rilancio dell'azienda Atac e del servizio di trasporto pubblico, fatte dalla Sindaca proprio a partire dal supposto fallimento del referendum, sono smentite dalla realtà del peggioramento del servizio e dei dati di bilancio". "Non cambia niente a Roma!" lo diciamo noi alla Sindaca Raggi. (Comunicati/Dire)