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Roma, Selva Candida: Diamo 800 euro all’Ama e passano una volta al mese

“La raccolta indifferenziata viene eseguita dall’Ama una volta al mese, se va bene; al civico 45 è così da un anno”

I cassonetti per la raccolta dei rifiuti in via di Selva Candida a Roma, sono stati tolti per far posto alla raccolta differenziata; al loro posto si usano i bidoncini sistemati casa per casa. Secondo la logica e la modalità del nuovo tipo di raccolta dell'immondizia, i nuovi contenitori dovrebbero essere svuotati frequentemente, sia per ragioni di igiene che per evitare l'affastellarsi della spazzatura.

I cittadini dell'area urbana Selva Candida lamentano che "la raccolta indifferenziata viene eseguita dall'Ama una volta al mese, se va bene; al civico 45 è così da un anno", racconta un residente a "Il Messaggero". "Paghiamo quasi 800 euro l'anno all'Ama, per avere questo bel servizio. Abbiamo segnalato il problema, giorni fa è passato un operatore con il camion ma non ha raccolto nulla", afferma sconsolato il contribuente.

Un' altra residente, titolare di un centro di fisioterapia, testimonia gli stessi disagi per l'immondizia, pur pagando 1200 euro l'anno. "Sono mesi che non passano a ritirare la carta, sono costretta a metterla in macchina e portarla all'altro studio che ho, vicino a via Po – dichiara – l'Ama mi ha detto che la colpa è di chi ha il servizio in subappalto, ma per noi cittadini cosa cambia?", osservazione che non fa una grinza della titolare del centro di fisioterapia.

"A tanti in questa zona viene la voglia di disdire il servizio – prosegue la residente – tanto è inutile, ma poi viene la Finanza a fare un controllo e sono guai, perché come negozianti dobbiamo mostrare tutti i bollettini in regola". Il pensiero comune dei residenti si eleva in un coro: "Aridatece i cassonetti!", lo ripetono in molti, a Selva Candida.

 

 

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