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Roma. Multiservizi, Sindacati chiedono dimissioni Cda. Sciopero il 5/12

Il Dg ha comunicato che la RMS ha una difficoltà economica a causa dei mancati crediti da parte di ATAC. Le OO.SS. dichiarano lo sciopero per l’intera giornata del giorno 5 dicembre

Non rientra per il Campidoglio il caso Roma Multiservizi, che ora rischia di diventare una vera e propria grana per l'amministrazione capitolina. L'ultimo incontro di mercoledì scorso tra i sindacati e Roma Capitale sulla procedura di licenziamento dei primi 30 lavoratori, infatti, si è concluso con la "totale insoddisfazione" delle sigle, che ora chiedono le dimissioni in blocco della società controllata di secondo livello dal Comune e denunciano le "gravi difficoltà finanziarie" della stessa a causa di mancati pagamenti da parte di Atac, tanto che a quanto apprende l'agenzia Dire sarebbero addirittura a rischio gli stipendi dei dipendenti.

"Il giorno 22 novembre 2017, si è svolta la riunione sindacale negli uffici in Via della Greca in presenza del Direttore Generale Dr. Giampaoletti e del Consigliere Di Palma, avente come oggetto la rottura delle trattative con la Roma Multiservizi- scrivono i sindacati- In apertura della riunione il Direttore Generale ha comunicato alla delegazione sindacale di aver avuto un confronto in merito al verbale di mancato accordo ricevuto dalle OO.SS. con il presidente RMS Dr. Zotti ed il presidente e AD di AMA spa Ing. Bagnacani. In particolare sulla procedura di licenziamento collettivo dei 30 lavoratori, e il mancato rispetto dell'accordo confederale del 27/09/2017 e il mancato accordo sulla procedura di licenziamento collettivo".

E ancora: "Il DG ha dichiarato che la committenza pubblica in qualità di socio di maggioranza non è in condizione di controllare la gestione della società da parte del socio di minoranza anche in assenza di patti parasociali. Inoltre ha comunicato che la RMS ha una difficoltà economica a causa dei mancati crediti da parte di ATAC, di aver richiesto ufficialmente al presidente RMS Dr. Zotti tutti i verbali del C.d.A. inerenti la procedura di licenziamento collettivo, in particolare gli obblighi previsti dalla legge Madia.

Ha richiesto, inoltre, tutti i verbali degli incontri con le OO.SS. tenutisi nell'arco dei 45 giorni previsti dalla procedura, e ha dichiarato che per Roma Capitale la sospensione della 223/91 è confermata in 31 giorni". La delegazione sindacale, proseguono le sigle, "è totalmente insoddisfatta dall'esito della riunione, in particolare nei seguenti punti: nonostante la dichiarazione del DG in merito alla sospensione di 31 giorni della procedura di licenziamento, la RMS ha richiesto, con comunicazione ufficiale, l'incontro alla Regione Lazio, Assessorato al Lavoro, attivando la seconda fase della suddetta procedura, l'Azienda contravviene cosi' a quanto dichiarato da Roma Capitale; il mancato controllo da parte del socio di maggioranza, Roma Capitale e Ama, nei confronti della RMS riguardo il mancato rispetto dell'accordo confederale e soprattutto della legge 175 Madia, relativa alla ricollocazione del personale in esubero nell'ambito delle partecipate di Roma Capitale; il mancato ritiro della procedura di licenziamento collettivo, non avendo la RMS rispettato le procedure e la tempistica previste della legge Madia che termina il 30.03.2018; la conferma dell'assenza di patti parasociali, che non giustifica il mancato controllo da parte del socio di maggioranza sulla gestione della società RMS; la mancata risposta in merito alla nostra richiesta per la consegna di tutti i verbali del C.d.a. nei quali si sarebbe affrontata la procedura di mobilità".

Per quanto sopra esposto, conclude il comunicato, "le OO.SS. chiedono le dimissioni del C.d.A. espressione del 51% come socio di maggioranza. Le OO.SS. congiuntamente alla rappresentanza sindacale per tutti questi motivi dichiarano lo sciopero per l'intera giornata del giorno 5 di tutti i lavoratori della Roma Multiservizi". Firmato FILCAMS-CGIL ROMA e LAZIO, FISASCAT-CISL ROMA Capitale e RIETI e UILTRASPORTILAZIO.

 

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