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Roma. Mibact – Comune, sì ai sampietrini in via Condotti, no in via Nazionale

Il tavolo tecnico ha ritenuto che dagli assi viari ottocenteschi, come via Nazionale, fossero rimossi i sampietrini e fosse impiegato asfalto

Il tavolo tecnico costituito da Soprintendenza di Stato e tecnici del Campidoglio ha dato il suo ok al piano viabilità del Comune che prevede la rimozione dei sampietrini da via Nazionale e la loro installazione, invece, in via Condotti, dove potrebbero arrivare le pietre simbolo di Roma prelevate da via Marsala. A spiegarlo è stato oggi il sottosegretario ai Beni culturali, Anna Laura Orrico, in commissione Cultura della Camera.

Il sottosegretario ha risposto a un'interrogazione di Federico Mollicone (Fdi), che chiedeva dell'esistenza di un vincolo specifico che tuteli l'uso del sampietrino quale simbolo della Capitale. "Come riferito dalla Soprintendenza speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma – ha detto Orrico- il Comune di Roma ha varato un piano per la riqualificazione e la manutenzione degli assi viari, a seguito dei lavori svolti da un apposito tavolo tecnico.

Tale tavolo, costituito da tecnici dell'Amministrazione capitolina e della stessa Soprintendenza, ha elaborato il cosiddetto 'piano sampietrini' sulla scorta del quale programmare gli interventi sui sedimi stradali della città, secondo criteri che contemperassero le esigenze di tutela dei luoghi e quelle legate a un'adeguata ed efficiente viabilità.

In particolare, sulla base del criterio fondato sulla volontà di ripercorrere storicamente l'idea originaria dei progettisti degli assi viari, è derivata la scelta di rimuovere i sampietrini in alcuni siti della città entro le Mura Aureliane".

A tal fine, ha detto ancora il sottosegretario, "è stato verificato che l'intenzione dei progettisti della Roma Umbertina era quella di creare 'percorsi scorrevoli', a disposizione del traffico veicolare che tra la fine dell'800 e i primi anni del '900 si andava affermando.

Il tavolo tecnico ha pertanto filologicamente ritenuto che dagli assi viari ottocenteschi (come via Nazionale che, rammento, fu pensata come un'ampia arteria rettilinea di collegamento veloce tra la stazione centrale della capitale e il Centro) fossero rimossi i sampietrini e fosse impiegato asfalto. Per altri siti, invece, sulla base di analoghe considerazioni, è stata prevista la sostituzione dell'asfalto esistente con il ripristino della pavimentazione in sampietrini, per esempio su via dei Condotti, che verranno recuperati da altre strade come via Marsala".

"Il Mibact conferma le nostre evidenze: il Centro storico è vincolato nella sua interezza. Il sampietrino è un simbolo della romanità, ormai diventato un oggetto di design rinomato, utilizzato come forma d'arte in Francia e in Cina. Trasformeremo l'interrogazione in un esposto che invieremo al procuratore di Roma.

Ci chiediamo se la Sovrintendenza farà rispettare il vincolo esistente come ha fatto nel 2015. Il sindaco Raggi non può attivare il 'Piano sampietrini' se non togliendo il vincolo". E' quanto dichiara in una nota il capogruppo in commissione Cultura di Fdi e responsabile Cultura del partito, deputato Federico Mollicone, durante il question time in commissione Cultura. (Dip/ Dire) 

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